Comunicati stampa

Selinunte celebra la figura di Vincenzo Tusa con due giorni di studio e performance artistica venerdì 12 e sabato 13 Baglio Florio del Parco Archeologico di Selinunte (Trapani) Second meeting, dopo quello di sabato scorso a Ustica, per le iniziative organizzate per celebrare la figura di Vincenzo Tusa, pioniere dell'archeologia Mediterranea e dello studio delle civiltà elima e punica in Sicilia. venerdì 12 e sabato 13 al Baglio Florio del Parco Archeologico di Selinunte (Trapani), alle 9.30, si parlerà del tema "Selinunte ed il Mediterraneo nelle nostre vite. Il ruolo di Vincenzo Tusa nella scoperta delle popolazioni della Sicilia antica". Due giorni di studio per mettere in evidence la peculiarità di Tusa come studioso delle tre civiltà dell'antica Sicilia (punica, greca e elima), ma anche come attivo culturale operatore nella tutela del patrimonio culturale della Sicilia occidentale che ha avuto come effetto, tra l'altro, la creazione del Parco Archeologico di Selinunte. L'iniziativa sarà aperta da Giuseppe Gini, soprintendente ai Beni culturali di Trapani, Girolamo Turano, presidente della Provincia di Trapani, Gianni Pompeo, sindaco di Castelvetrano e Sebastiano Tusa, soprintendente del Mare.
Selinunte celebra la figura di Vincenzo Tusa con due giorni di studio e performance artistica venerdì 12 e sabato 13 Baglio Florio del Parco Archeologico di Selinunte (Trapani) Second meeting, dopo quello di sabato scorso a Ustica, per le iniziative organizzate per celebrare la figura di Vincenzo Tusa, pioniere dell'archeologia Mediterranea e dello studio delle civiltà elima e punica in Sicilia. venerdì 12 e sabato 13 al Baglio Florio del Parco Archeologico di Selinunte (Trapani), alle 9.30, si parlerà del tema "Selinunte ed il Mediterraneo nelle nostre vite. Il ruolo di Vincenzo Tusa nella scoperta delle popolazioni della Sicilia antica". Due giorni di studio per mettere in evidence la peculiarità di Tusa come studioso delle tre civiltà dell'antica Sicilia (punica, greca e elima), ma anche come attivo culturale operatore nella tutela del patrimonio culturale della Sicilia occidentale che ha avuto come effetto, tra l'altro, la creazione del Parco Archeologico di Selinunte. L'iniziativa sarà aperta da Giuseppe Gini, soprintendente ai Beni culturali di Trapani, Girolamo Turano, presidente della Provincia di Trapani, Gianni Pompeo, sindaco di Castelvetrano e Sebastiano Tusa, soprintendente del Mare.

Selinunte ed il Mediterraneo nelle nostre vite. Il ruolo di Vincenzo Tusa nella scoperta delle popolazioni della Sicilia antica. Incontri a Selinunte

12 Giugno, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze
Tags:  convegno   selinunte   tusa   Video  

con due giornate di studio e performance artistiche Secondo appuntamento, dopo quello di sabato scorso a Ustica, per le iniziative organizzate per celebrare la figura di Vincenzo Tusa, pioniere dell’archeologia mediterranea e dello studio delle civiltà elima e punica in Sicilia. Venerdì 12 e sabato 13 al Baglio Florio del Parco Archeologico di Selinunte (Trapani), alle 9,30, si discuterà sul tema “Selinunte ed il Mediterraneo nelle nostre vite. Il ruolo di Vincenzo Tusa nella scoperta delle popolazioni della Sicilia antica”.

I Bronzi per Riace"¦ Parole e paroloni !

6 Giugno, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Curiosità Epoca Romana FantArcheologia Generale I blog di Archeologia Italici Mala Archeologia Periodo Greco Scavi
Tags:  Braghò   Bronzi   Mariottini   Ministero dei Beni culturali   Regione Calabria   Riace  

La proloco “I Bronzi per Riace”, presieduta dalla Dott.ssa Anna Maria Bombardieri, ha organizzato una giornata studio dedicata ai Bronzi di Riace il 16 maggio 2009 a Riace Marina presso l’hotel Federica, in collaborazione con l’Università della Calabria e con il patrocinio del Ministero dei Beni culturali e della Regione Calabria. Ho chiesto al Prof. Giuseppe Braghò di commentarci quanto emerso in questa prestigiosa sede, dopo la pubblicazione della sua ricerca-inchiesta con sui ha evidenziato e documentato molte criticità circa il possibile trafugamento di parti dei Bronzi di Riace, per i quali gli ultimi Ministri per i Beni Culturali Rutelli e Bondi hanno enunciato l’impegno a verificare il da farsi per ridare integrità a questi beni culturali che sono anche patrimonio dell’umanità.

II SUMMER SCHOOL "Metodologie di Indagine della Ceramica Romana" 27 luglio al 1 agosto 2009 Salone del Castello di San Severino, Grumento Nova (Pz) La ceramica romana rappresenta una delle classi di materiali più diffuse nella documentation archeologica dell'antichità. Essa rappresenta un elemento indispensabile per la datazione, per la caratterizzazione culturale e economica di un sito o di una fase di questo sito, oltre a un patrimonio della storia dell'arte antica. Il corso intende fornire le basi per l'identificazione e la classificazione di alcune importanti classi della ceramica romana. I docenti del corso hanno dietro una vasta esperienza lavorativa, soprattutto in Italia centro-meridionale, e serviranno della documentation presente al Museo archeologico dell'alta Val d'Agri per fornire un supporto didattico diretto, sia analizzando reperti integri, sia attraverso i frammenti. Attualmente la catalogazione dei beni culturali italiano tende ad essere progressivamente trasferita agli enti locali e il corso permette di imparare le norme che si stanno affermando nell'acquisition del patrimonio archeologico per quanto riguarda la ceramica romana e le sue registrazioni.
II SUMMER SCHOOL "Metodologie di Indagine della Ceramica Romana" 27 luglio al 1 agosto 2009 Salone del Castello di San Severino, Grumento Nova (Pz) La ceramica romana rappresenta una delle classi di materiali più diffuse nella documentation archeologica dell'antichità. Essa rappresenta un elemento indispensabile per la datazione, per la caratterizzazione culturale e economica di un sito o di una fase di questo sito, oltre a un patrimonio della storia dell'arte antica. Il corso intende fornire le basi per l'identificazione e la classificazione di alcune importanti classi della ceramica romana. I docenti del corso hanno dietro una vasta esperienza lavorativa, soprattutto in Italia centro-meridionale, e serviranno della documentation presente al Museo archeologico dell'alta Val d'Agri per fornire un supporto didattico diretto, sia analizzando reperti integri, sia attraverso i frammenti. Attualmente la catalogazione dei beni culturali italiano tende ad essere progressivamente trasferita agli enti locali e il corso permette di imparare le norme che si stanno affermando nell'acquisition del patrimonio archeologico per quanto riguarda la ceramica romana e le sue registrazioni.

Per gli appassionati di ceramica romana, sono ora aperte le iscrizioni alla II Summer School di Grumento Nova

21 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Nuove Tecnologie
Tags:  ceramica   Grumento   metodologie archeologiche   summer school  

“Metodologie di Indagine della Ceramica Romana” La ceramica romana costituisce una delle classi di materiali più diffuse nella documentazione archeologica dell’antichità. Essa rappresenta un elemento indispensabile per la datazione, per la caratterizzazione culturale ed economica di un sito o di una sua fase, oltre che un patrimonio della storia dell’arte antica. Il corso intende fornire le basi per l’identificazione e la classificazione di alcune importanti classi della ceramica romana. I docenti del corso hanno alle spalle una vasta esperienza lavorativa, soprattutto in Italia centro-meridionale, e si serviranno della documentazione presente al Museo archeologico dell’alta Val d’Agri per fornire un supporto didattico diretto, sia analizzando reperti integri, sia attraverso i frammenti.

Il quasi completo e ben conservato skeleton presented yesterday al Museo di Storia Naturale di New York, appartiene a giovane femmina di primati vissuta 47 milioni di anni fa, di non più di 10 mesi al momento della morte e da alcuni considerata l'anello mancante dell'evoluzione umana. Trovato in Germania a meno di 25 miglia a sud di Francoforte è stato presentato Tuesday dagli scienziati che l'hanno studiato, i quali sono convinti che will help to illuminare la linea evolutiva di scimmie e uomini. *Il fossile è stato chiamato familyrmente *Ida, dal nome della figlia di uno degli scienziati, ma il suo nome scientifico è Darwinius masillae, in onore a Charles Darwin e all'area in cui è stato ritrovato. Il fossile ha il migliore stato di conservazione tra tutti quelli ritrovati finora, anche della tipologia dei primati, spiega Jorn Hurum, della University of Oslo Natural History Museum, uno degli scienziati che hanno presentato l'esemplare. E' completo al 95%, conserva anche le punta delle dita con le unghie, è mancante solo una parte di una gamba. E' stato ritrovato anche il contenuto dello stomaco, che ha rivelato un'alimentazione basata su foglie e frutti.
Il quasi completo e ben conservato skeleton presented yesterday al Museo di Storia Naturale di New York, appartiene a giovane femmina di primati vissuta 47 milioni di anni fa, di non più di 10 mesi al momento della morte e da alcuni considerata l'anello mancante dell'evoluzione umana. Trovato in Germania a meno di 25 miglia a sud di Francoforte è stato presentato Tuesday dagli scienziati che l'hanno studiato, i quali sono convinti che will help to illuminare la linea evolutiva di scimmie e uomini. *Il fossile è stato chiamato familyrmente *Ida, dal nome della figlia di uno degli scienziati, ma il suo nome scientifico è Darwinius masillae, in onore a Charles Darwin e all'area in cui è stato ritrovato. Il fossile ha il migliore stato di conservazione tra tutti quelli ritrovati finora, anche della tipologia dei primati, spiega Jorn Hurum, della University of Oslo Natural History Museum, uno degli scienziati che hanno presentato l'esemplare. E' completo al 95%, conserva anche le punta delle dita con le unghie, è mancante solo una parte di una gamba. E' stato ritrovato anche il contenuto dello stomaco, che ha rivelato un'alimentazione basata su foglie e frutti.

Presentata a New York “Ida”, per alcuni l’anello mancante dell’evoluzione umana

20 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Curiosità Preistoria
Tags:  antropoide   evoluzione   ida   Preistoria  

Il quasi completo e ben conservato scheletro presentato ieri nella sede del Museo di Storia Naturale di New York, appartiene ad una giovane femmina di primate vissuta 47 milioni di anni fa, di non più di 10 mesi al momento della morte e da alcuni considerata l’anello mancante dell’evoluzione umana. Trovato in Germania a meno di 25 miglia a sud d****i Francoforte è stato presentato martedì dagli scienziati che lo hano studiato, i quali sono convinti che aiuterà ad illuminare la linea evolutiva di scimmie ed uomini.

Su denuncia del Dottor Carmine Sanchirico dell'Università degli Studi di Siena, informiamo che sono aperte le candidature per la campagna di scaveggio di Marsiliana d'Albegna: Progetto Marsiliana d'Albegna: Settima Campagna di Ricerca (31/08/2009-30/10/2009) Dal 31/08 al 30/10/2009 le attività di ricerca archeologica nel centro etrusco di Marsiliana d'Albegna (Manciano, GR), con la direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, in collaborazione con il Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell'Università degli Studi di Siena (Insegnamento e Laboratorio di Etruscologia e Antichità Italiche, diretto da Andrea Zifferero) e Etruria Nova, un'associazione no profit. Avviato in 2002, il Progetto Marsiliana d'Albegna ha contribuito alla riscoperta dell'importante centro protostorico e etrusco, già noto per i ricchi e estesi orientalizzanti scavati dal principe Tommaso Corsini agli inizi del Novecento. La Campagna di Ricerca 2009 prevede le following attività: scaveggio di un sito produttivo etrusco (fornace?) situato al fiume Albegna.
Su denuncia del Dottor Carmine Sanchirico dell'Università degli Studi di Siena, informiamo che sono aperte le candidature per la campagna di scaveggio di Marsiliana d'Albegna: Progetto Marsiliana d'Albegna: Settima Campagna di Ricerca (31/08/2009-30/10/2009) Dal 31/08 al 30/10/2009 le attività di ricerca archeologica nel centro etrusco di Marsiliana d'Albegna (Manciano, GR), con la direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, in collaborazione con il Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell'Università degli Studi di Siena (Insegnamento e Laboratorio di Etruscologia e Antichità Italiche, diretto da Andrea Zifferero) e Etruria Nova, un'associazione no profit. Avviato in 2002, il Progetto Marsiliana d'Albegna ha contribuito alla riscoperta dell'importante centro protostorico e etrusco, già noto per i ricchi e estesi orientalizzanti scavati dal principe Tommaso Corsini agli inizi del Novecento. La Campagna di Ricerca 2009 prevede le following attività: scaveggio di un sito produttivo etrusco (fornace?) situato al fiume Albegna.

Aperte le iscrizioni per partecipare alla VII Campagna di Scavo nel sito etrusco di Marsiliana d’Albegna

20 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Etruschi Scavi
Tags:  campo scavo   Etruschi   università siena  

Su segnalazione del dott. Carmine Sanchirico dell’Università degli Studi di Siena, informiamo che sono aperte le iscrizioni alla campagna di scavo di Marsiliana d’Albegna: Dal 31/08 al 30/10/2009 riprendono le attività di ricerca archeologica nel centro etrusco di Marsiliana d’Albegna (Manciano, GR), con la direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, in collaborazione con il Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università degli Studi di Siena (Insegnamento e Laboratorio di Etruscologia e Antichità Italiche, diretto da Andrea Zifferero) ed Etruria Nova, associazione no profit.

“Ventimiglia e il suo territorio dalle origini ai giorni nostri”: XV ciclo di conferenze a Ventimiglia (IM)

14 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Musei
Tags:  Conferenze   Ventimiglia  

Il MAR, Museo Civico Archeologico Girolamo Rossi di Ventimiglia (IM) organizza per maggio/giugno 2009 il XV Ciclo di conferenze **“Ventimiglia e il suo territorio dalle origini ai giorni nostri” **volto a far conoscere sempre meglio al pubblico il passato storico e archeologico di una terra di confine quale è quella ventimigliese, da sempre interessata dalla presenza umana: si pensi innanzitutto alle Grotte dei Balzi Rossi, frequentate fin dal Paleolitico, poi alla città romana di Albintimilium, della quale si conservano il teatro e le terme e che è tuttora oggetto di scavi archeologici, e quindi al borgo medievale di Ventimiglia Alta, nel quale spiccano la cattedrale romanica, il battistero e la chiesa di San Michele.

La Società Friulana di Archeologia – Sezione Udine presenta: CONVEGNO DI TOPONOMASTICA LOCALE "" VII édition "Toponomastica e archeologia: dati e confronti" Branco di Tavagnacco (Ud), Centro Sociale, 15-24 maggio 2009 PROGRAMMA: Sabato 16 maggio, ore 15.15: Inizio dei lavori. Coordinatrice: Venusia Dominici. – Valter Zucchiatti, "Indizi toponomastici sulla strada Concordia – Ad Silanos"; – Benvenuto Castellarin, "Sopravvivenze longobarde nella toponomastica del Friuli"; – Giovanni Filippo Rosset, "Le necropoli della cultura paleoslava di Kottlach in Friuli: alcune considerazioni tra archeologia e toponomastica"; – Franco Finco, "Considerazioni su alcuni nomi di luogo del Friuli"; – Paola Barbierato, "La toponomastica come fonte di conoscenza per le ricerche storiche e archeologiche"; Martedì 19 maggio, ore 20.30: presentazione delle tabelle toponomastiche relative al centro storico di Colugna. "Per una ricerca archeologica del territorio: i rilevamenti 3D". A cura di Ivano Sebastianutti (Comune di Tavagnacco). venerdì 22 maggio, ore 18.30: presentazione del primo volume dei "Quaderni di Tavagnacco", di Massimo de Sabbata e Luca Marin.
La Società Friulana di Archeologia – Sezione Udine presenta: CONVEGNO DI TOPONOMASTICA LOCALE "" VII édition "Toponomastica e archeologia: dati e confronti" Branco di Tavagnacco (Ud), Centro Sociale, 15-24 maggio 2009 PROGRAMMA: Sabato 16 maggio, ore 15.15: Inizio dei lavori. Coordinatrice: Venusia Dominici. – Valter Zucchiatti, "Indizi toponomastici sulla strada Concordia – Ad Silanos"; – Benvenuto Castellarin, "Sopravvivenze longobarde nella toponomastica del Friuli"; – Giovanni Filippo Rosset, "Le necropoli della cultura paleoslava di Kottlach in Friuli: alcune considerazioni tra archeologia e toponomastica"; – Franco Finco, "Considerazioni su alcuni nomi di luogo del Friuli"; – Paola Barbierato, "La toponomastica come fonte di conoscenza per le ricerche storiche e archeologiche"; Martedì 19 maggio, ore 20.30: presentazione delle tabelle toponomastiche relative al centro storico di Colugna. "Per una ricerca archeologica del territorio: i rilevamenti 3D". A cura di Ivano Sebastianutti (Comune di Tavagnacco). venerdì 22 maggio, ore 18.30: presentazione del primo volume dei "Quaderni di Tavagnacco", di Massimo de Sabbata e Luca Marin.

Settimo convegno di Toponomastica Locale – Branco di Tavagnacco (UD), 15-24 maggio 2009

12 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze
Tags:  convegno   Friuli   sfa   toponomastica   udine  

La Società Friulana di Archeologia – Sezione Udine presenta: PROGRAMMA: Sabato 16 maggio, ore 15.15: Inizio dei lavori. Coordinatrice: Venusia Dominici. – Valter Zucchiatti, “Indizi toponomastici sulla strada Concordia – Ad Silanos”; – Benvenuto Castellarin, “Sopravvivenze longobarde nella toponomastica del Friuli”; – Giovanni Filippo Rosset, “Le necropoli della cultura paleoslava di Kottlach in Friuli: alcune considerazioni tra archeologia e toponomastica"; – Franco Finco, “Considerazioni su alcuni nomi di luogo del Friuli”;

E' il senso dell'iniziativa "La Notte dei Musei", prevista per il 16 maggio e giunta alla sua quarta edición. La manifestation nasce nel 2005 con l'idea del Ministero della Cultura e della Comunicazione francese. Italy, attraverso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, assume il ruolo di coordinazione nazionale dei propri istituti territoriali. I musei che partecipano all'iniziativa, oltre a offrire l'ingresso gratuita, con l'organizzazione di spettacoli e manifestazioni, rimangono aperti fino alle 2.00 del mattino (la ultima entrata all'1.00). In particolare, si segnala la collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma che partecipa con i più importanti Musei della città, con il slogan "Una Notte tutta da vivere". Oltre 60 spazi espositivi della Capitale remainranno aperti gratis fino alla notte inoltrata offering un eccezionale cartellone di eventi artistici, mostre culturali e guidate; per l'occasione prolongheranno l'orario anche molte librerie e restaurants del Centro Storico. Tra oltre 100 eventi previsto sul territorio nazionale si segnala: "Voci, colori e luci al Castello: una notte alla scoperta dei musei" al Castello Sforzesco di Milano, che prevede due visite guidate alla Strada coperta della Ghirlanda.
E' il senso dell'iniziativa "La Notte dei Musei", prevista per il 16 maggio e giunta alla sua quarta edición. La manifestation nasce nel 2005 con l'idea del Ministero della Cultura e della Comunicazione francese. Italy, attraverso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, assume il ruolo di coordinazione nazionale dei propri istituti territoriali. I musei che partecipano all'iniziativa, oltre a offrire l'ingresso gratuita, con l'organizzazione di spettacoli e manifestazioni, rimangono aperti fino alle 2.00 del mattino (la ultima entrata all'1.00). In particolare, si segnala la collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma che partecipa con i più importanti Musei della città, con il slogan "Una Notte tutta da vivere". Oltre 60 spazi espositivi della Capitale remainranno aperti gratis fino alla notte inoltrata offering un eccezionale cartellone di eventi artistici, mostre culturali e guidate; per l'occasione prolongheranno l'orario anche molte librerie e restaurants del Centro Storico. Tra oltre 100 eventi previsto sul territorio nazionale si segnala: "Voci, colori e luci al Castello: una notte alla scoperta dei musei" al Castello Sforzesco di Milano, che prevede due visite guidate alla Strada coperta della Ghirlanda.

“La notte dei musei”, il 16 maggio 2009 musei aperti anche di notte

11 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Eventi Mostre Musei Visite
Tags:  Mostre   Notte dei musei   Visite  

Lasciare aperti i musei statali in orario notturno e gratuitamente permettendo quindi la fruizione dell’inestimabile patrimonio artistico italiano anche a chi non riesce a farlo nel normale orario di visita. E" il senso dell’iniziativa “La Notte dei Musei”, prevista per il 16 maggio e giunta alla sua quarta edizione. La manifestazione nasce nel 2005 su idea del **Ministero della Cultura **e della Comunicazione francese. L’Italia, attraverso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, svolge un ruolo di coordinamento nazionale dei propri istituti territoriali.

Pianificazione territoriale, urbanistica e archeologia: una possibile sintesi Sabato 9 maggio 2009, Sala Convegni della Banca Popolare di Verona La giornata di studi vuole rappresentare il primo di una serie di incontri** che sono diventati la principale tematica i beni culturali. Nel suo primo appuntamento riguardante i più antichi della nostra storia, la necessità di sviluppare un forte senso civico e una presa di coscienza dell'importanza del **fare archeologia e pianificazione del territorio rispetto alle testimonianze archeologiche sepolte,** rappresenta una materia su cui gli esperti di diversi settori sentono il bisogno di confrontarsi: da un lato l'**urbanista** o chi governa il territorio e dall'altro il mondo dell'**archeologia**. Nel fare pianificazione territoriale è bene che l'urbanista sia una conoscenza di chi lavora in un'area, conosce il patrimonio archeologico, le sue potenzialità anche in termini di valorizzazione e che le molteplici esperienze di chi lavora per il bene del territorio siano da stimolo per un dialogo. Al tempo stesso **chi fa archeologia**, deve essere una conoscenza dei progetti e degli strumenti di **gestione del territorio** e fornire una chiave di lettura storica dell'evoluzione del paesaggio. PROGRAMMA della GIORNATA: 9.45 – 10.
Pianificazione territoriale, urbanistica e archeologia: una possibile sintesi Sabato 9 maggio 2009, Sala Convegni della Banca Popolare di Verona La giornata di studi vuole rappresentare il primo di una serie di incontri** che sono diventati la principale tematica i beni culturali. Nel suo primo appuntamento riguardante i più antichi della nostra storia, la necessità di sviluppare un forte senso civico e una presa di coscienza dell'importanza del **fare archeologia e pianificazione del territorio rispetto alle testimonianze archeologiche sepolte,** rappresenta una materia su cui gli esperti di diversi settori sentono il bisogno di confrontarsi: da un lato l'**urbanista** o chi governa il territorio e dall'altro il mondo dell'**archeologia**. Nel fare pianificazione territoriale è bene che l'urbanista sia una conoscenza di chi lavora in un'area, conosce il patrimonio archeologico, le sue potenzialità anche in termini di valorizzazione e che le molteplici esperienze di chi lavora per il bene del territorio siano da stimolo per un dialogo. Al tempo stesso **chi fa archeologia**, deve essere una conoscenza dei progetti e degli strumenti di **gestione del territorio** e fornire una chiave di lettura storica dell'evoluzione del paesaggio. PROGRAMMA della GIORNATA: 9.45 – 10.

L’urbanista e l’archeologo, due ruoli a confronto il 9 maggio in una giornata di studi a Verona

9 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze
Tags:  archeologia   convegno   urbanistica   verona  

La giornata di studi vuole rappresentare il primo di una **serie di incontri** aventi come **tematica principale i beni culturali**. Nel suo primo appuntamento riguardante i periodi più antichi della nostra storia, la necessità di sviluppare un forte senso civico ed una presa di coscienza dell’importanza del **fare archeologia e pianificazione del territorio nel rispetto delle testimonianze archeologiche sepolte,** rappresenta una materia su cui gli esperti di diversi settori sentono il bisogno di confrontarsi: da un lato l’**urbanista** o chi governa il territorio e dall’altro il mondo dell’**archeologia**.

CONVEGNO DI ARCHIOLOGIA "VASI A BOCCA QUADRATA. EVOLUzione DELLE CONOSCENZE, NUOVI APPROCCI INTERPRETATIVI" Riva del Garda (Trento) dal 13 al 15 maggio 2009 Archeologi a confronto dal 13 al 15 maggio prochain, a Riva del Garda al Palazzo dei Congressi, in occasione del congresso internazionale "Vasi a bocca quadrata. Evoluzione delle conoscenze, nuovi approcci interpretativi". L'incontro di studi, promosso dalla Soprintendenza per i beni librari e archeologici della Provincia Autonoma di Trento, prende spunto dai recenti ritrovamenti archeologici effettuati proprio a Riva del Garda, via Brione. Oltre 40 relazioni in programma cheaffronteranno il tema del congresso, la Cultura dei vasi a bocca quadrata, un particolare tipo di ricettore di ceramica diffuso in Italia centro-sentrionale nel corso del V millennio a.C.
CONVEGNO DI ARCHIOLOGIA "VASI A BOCCA QUADRATA. EVOLUzione DELLE CONOSCENZE, NUOVI APPROCCI INTERPRETATIVI" Riva del Garda (Trento) dal 13 al 15 maggio 2009 Archeologi a confronto dal 13 al 15 maggio prochain, a Riva del Garda al Palazzo dei Congressi, in occasione del congresso internazionale "Vasi a bocca quadrata. Evoluzione delle conoscenze, nuovi approcci interpretativi". L'incontro di studi, promosso dalla Soprintendenza per i beni librari e archeologici della Provincia Autonoma di Trento, prende spunto dai recenti ritrovamenti archeologici effettuati proprio a Riva del Garda, via Brione. Oltre 40 relazioni in programma cheaffronteranno il tema del congresso, la Cultura dei vasi a bocca quadrata, un particolare tipo di ricettore di ceramica diffuso in Italia centro-sentrionale nel corso del V millennio a.C.

Cultura dei vasi a bocca quadrata: convegno a Riva del Garda dal 13 al 15 maggio 2009

8 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze
Tags:  ceramica   convegno   Riva del Garda   vasi a bocca quadrata  

Archeologi a confronto dal 13 al 15 maggio prossimi, a Riva del Garda presso il Palazzo dei Congressi, in occasione del convegno internazionale “Vasi a bocca quadrata. Evoluzione delle conoscenze, nuovi approcci interpretativi”. L’incontro di studi, promosso dalla Soprintendenza per i beni librari e archeologici della Provincia autonoma di Trento, prende spunto dai recenti ritrovamenti archeologici effettuati proprio a Riva del Garda, in via Brione. Oltre 40 le relazioni in programma che affronteranno il tema del convegno, la Cultura dei vasi a bocca quadrata, un particolare tipo di recipiente in ceramica diffuso nell’Italia centro-settentrionale nel corso del V millennio a.


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