Campi Scavo

ciclo di conferenze, nell’area del progetto “L’ultimo Neanderthal in Friuli”, dell’équipe dell’Università degli Studi di Ferrara che sta scavando, sotto la direzione del Prof. Marco Peresani e del Dottor Matteo Romandini, dal 2010 nella Grotta del Rio Secco (Altopiano di Pradis, Prealpi Carniche, Pn), uno dei rare siti del Paleolitico Medio italiano e europeo che ha restituito certe tracce dell’uccisione e del consumo dell’orso da parte dell’uomo di Neanderthal. L’altopiano di Pradis si sta rivelando sempre più ricco di sorprese e i risultati che ha dato fino ad ora sulla ultima frequentazione neanderthaliana è a livelli internazionali. E’ un sito che merita di essere promosso e ricevere la più visibilità possibile in quanto fiore all’occhiello per tutto il Friuli. – venerdì 3 luglio 2015, ore 17.30, a UDINE, Torre di Porta Villalta, via Micesio 2, conferenza del Dottor Gregorio Oxilia (Università di Firenze e Università di Ferrara), dal titolo “Evoluzione nutrizionale...il primo vero EXPO dei primati umani. Alcune prove locali nella Valle della Preistoria di Pradis”.
ciclo di conferenze, nell’area del progetto “L’ultimo Neanderthal in Friuli”, dell’équipe dell’Università degli Studi di Ferrara che sta scavando, sotto la direzione del Prof. Marco Peresani e del Dottor Matteo Romandini, dal 2010 nella Grotta del Rio Secco (Altopiano di Pradis, Prealpi Carniche, Pn), uno dei rare siti del Paleolitico Medio italiano e europeo che ha restituito certe tracce dell’uccisione e del consumo dell’orso da parte dell’uomo di Neanderthal. L’altopiano di Pradis si sta rivelando sempre più ricco di sorprese e i risultati che ha dato fino ad ora sulla ultima frequentazione neanderthaliana è a livelli internazionali. E’ un sito che merita di essere promosso e ricevere la più visibilità possibile in quanto fiore all’occhiello per tutto il Friuli. – venerdì 3 luglio 2015, ore 17.30, a UDINE, Torre di Porta Villalta, via Micesio 2, conferenza del Dottor Gregorio Oxilia (Università di Firenze e Università di Ferrara), dal titolo “Evoluzione nutrizionale...il primo vero EXPO dei primati umani. Alcune prove locali nella Valle della Preistoria di Pradis”.

L’ultimo Neanderthal in Friuli. Ciclo di conferenze

30 Giugno, 2015
Categorie:  Campi Scavo Comunicati stampa Conferenze Eventi Evoluzione Nuovi Ritrovamenti Preistoria Scavi Visite

Ciclo di conferenze, nell’ambito del progetto “L’ultimo Neanderthal in Friuli”, dell’équipe dell’Università degli Studi di Ferrara che sta scavando, sotto la direzione del Prof. Marco Peresani e del Dott. Matteo Romandini, dal 2010 nella**Grotta del Rio Secco (Altopiano di Pradis, Prealpi Carniche, Pn),** uno dei rari siti del Paleolitico Medio italiano ed europeo ad aver restituito tracce certe dell’uccisione e del consumo dell’orso da parte dell’uomo di Neanderthal. L’altopiano di Pradis si sta rivelando sempre più ricco di sorprese e i risultati che ha dato fino a questo momento sull’ultima frequentazione neandertaliana è a livelli internazionali.

Dopo più di 40 anni, i scavi nella grotta preistorica "Romanelli", una delle più importanti testimonianze della presenza dell'uomo paleolitico in Italia. Alla cavità naturale, il cui ingresso è ostacolato da una grata in ferro, si può accedere solo via mare ed è situato nel cuore del parco costiero "Otranto, Santa Maria di Leuca e forest di Tricase" al confine con il territorio di Santa Cesarea Terme. La grotta rappresenta un sito di significato mondiale per lo studio della preistoria, dell'evoluzione umana e dei cambiamenti climatici avvenuti nel corso degli ultimi 100 mila anni. La ripresa dei lavori di scaveggio e di ricerca scientifica sarà presentata nei prossimi giorni al castello Aragonese di Castro, alla presenza del Soprintendente per l'Archeologia della Puglia, il professor Luigi La Rocca e del dottor Salvatore Bianco, della Soprintenenza e coordinatore del Centro per l' Archeologia del Salento, oltre ai direttori Raffaele Sardella e Massimo Massussi, del dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza presso l'Università di Roma.
Dopo più di 40 anni, i scavi nella grotta preistorica "Romanelli", una delle più importanti testimonianze della presenza dell'uomo paleolitico in Italia. Alla cavità naturale, il cui ingresso è ostacolato da una grata in ferro, si può accedere solo via mare ed è situato nel cuore del parco costiero "Otranto, Santa Maria di Leuca e forest di Tricase" al confine con il territorio di Santa Cesarea Terme. La grotta rappresenta un sito di significato mondiale per lo studio della preistoria, dell'evoluzione umana e dei cambiamenti climatici avvenuti nel corso degli ultimi 100 mila anni. La ripresa dei lavori di scaveggio e di ricerca scientifica sarà presentata nei prossimi giorni al castello Aragonese di Castro, alla presenza del Soprintendente per l'Archeologia della Puglia, il professor Luigi La Rocca e del dottor Salvatore Bianco, della Soprintenenza e coordinatore del Centro per l' Archeologia del Salento, oltre ai direttori Raffaele Sardella e Massimo Massussi, del dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza presso l'Università di Roma.

Riprendono gli scavi a Grotta Romanelli

29 Giugno, 2015
Categorie:  Campi Scavo Preistoria Scavi

Dopo oltre 40 anni riprendono gli scavi nella grotta preistorica “Romanelli”, una delle più importanti testimonianze della presenza dell’uomo paleolitico in Italia. Alla cavità naturale, il cui ingresso è ostruito da una grata in ferro, si può accedere solo per via mare ed è ubicata nel cuore del parco costiero “Otranto, Santa Maria di Leuca e bosco di Tricase” al confine con il territorio di Santa Cesarea Terme. La grotta rappresenta un sito di importanza mondiale per lo studio della preistoria, dell’evoluzione umana e dei cambiamenti climatici avvenuti nel corso degli ultimi 100 mila anni.

Fiumicino: campus estivo archeologico gratuito

31 Maggio, 2015
Categorie:  Bandi e concorsi Campi Scavo Comunicati stampa Corsi di formazione Epoca Romana Generale Lavoro Scavi

E" stato pubblicato sul sito internet del Comune di Fiumicino, l’avviso pubblico per prendere parte al campo scuola estivo gratuito organizzato dall"Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Università di Southampton, la British School di Roma, la Cooperativa di Archeologia Parsifal e la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma. Potranno presentare la domanda **giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni residenti nel Comune di Fiumicino**. Si tratta di un’iniziativa che permetterà ai

Progetto Archeologico Bassa Valle del Bussento

12 Marzo, 2015
Categorie:  Campi Scavo Epoca Romana Estero Eventi Generale I blog di Archeologia Italici Medioevo Metodologie archeologiche Periodo Greco Scavi Visite

Riprendono anche per quest’anno le attività di ricerca archeologica nel centro romano di Buxentum (Policastro Bussentino, Santa Marina, SA), sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e dell’Associazione Etruria Nova Onlus. Dal 2011, il Progetto Archeologico Bassa Valle del Bussento ha contribuito alla riscoperta di questo importante sito archeologico del Golfo di Policastro, con il rinvenimento di parte del centro abitato antico e di un certo numero di siti abitativi e necropoli periferiche loro pertinenti.

La tradizionale campagna estiva di rilevamento e analysis dell'arte rupestre della Valcamonica si è conclusa con nuove scoperte e importanti conclusioni. Il team del Dipartimento Valcamonica e Lombardia del Centro Camuno di Studi Preistorici (CCSP), guidato da Prof. Umberto Sansoni e Prof.ssa Silvana Gavaldo, ha concentrato la sua ricerca sulle aree rupestri di Foppe di Nadro e della Boscatelle vicina. La suggestive area, apparsa nella comune di Ceto e inclusa nella Riserva naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, continua a permettere rilevanti scoperte, a decennio dall'inizio dei rilevamenti. FOPPE DI NADRO: rilevata in passato solo in sommità, la Roccia 24, superficie storicamente dominata dall'età media-tarda del Ferro, si rivela molto ricca di composizioni assai interessanti. Il settore sottostante presenta il tema del cervo cavalcato e della caccia al cervo: esso certamente non rappresenta un tentativo di domesticazione dell'animal, ma pone le basi per una simbolica lettura di tale animale, considerato nobile e prestigioso sino in era storica.
La tradizionale campagna estiva di rilevamento e analysis dell'arte rupestre della Valcamonica si è conclusa con nuove scoperte e importanti conclusioni. Il team del Dipartimento Valcamonica e Lombardia del Centro Camuno di Studi Preistorici (CCSP), guidato da Prof. Umberto Sansoni e Prof.ssa Silvana Gavaldo, ha concentrato la sua ricerca sulle aree rupestri di Foppe di Nadro e della Boscatelle vicina. La suggestive area, apparsa nella comune di Ceto e inclusa nella Riserva naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, continua a permettere rilevanti scoperte, a decennio dall'inizio dei rilevamenti. FOPPE DI NADRO: rilevata in passato solo in sommità, la Roccia 24, superficie storicamente dominata dall'età media-tarda del Ferro, si rivela molto ricca di composizioni assai interessanti. Il settore sottostante presenta il tema del cervo cavalcato e della caccia al cervo: esso certamente non rappresenta un tentativo di domesticazione dell'animal, ma pone le basi per una simbolica lettura di tale animale, considerato nobile e prestigioso sino in era storica.

Nuove scoperte sull’arte rupestre della Valcamonica

19 Settembre, 2013
Categorie:  Campi Scavo Comunicati stampa Nuovi Ritrovamenti Preistoria Scavi
Tags:  campo scavo   pitture rupestri   valcamonica  

La tradizionale campagna estiva di rilevamento ed analisi dell’ arte rupestre della Valcamonica si è conclusa con nuovi ritrovamenti e importanti conferme. L" équipe del Dipartimento Valcamonica e Lombardia del Centro Camuno di Studi Preistorici (CCSP), guidata dal Prof. Umberto Sansoni e dalla Prof.ssa Silvana Gavaldo, ha concentrato la propria indagine presso le aree rupestri di Foppe di Nadro e dell’adiacente Boscatelle. La suggestiva area, appartenente al comune di Ceto e inclusa nella Riserva naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, continua a permettere rilevanti scoperte, a decenni dall" inizio dei rilevamenti.

Un nuovo scavo dell'Università Ca" Foscari di Venezia si avverrà in settembre nell'area peri-lagunare di Jesolo alla ricerca di un antico abitato. L'attività di scavo si avverrà per tutto il mese di September 2013 e coinvolgerà studenti provenienti da diversi Atenei, Italiani e stranieri. Dopo una prima campagna di ricerca svolta nel 2011 nell'area Le Mure "" S.Maria Assunta, si è deciso di approfondire la ricerca con un programma di ricerca pluriennale che sarà anche esperienza didattica per gli studenti. Da diversi anni l'Insegnamento di Archeologia Medievale dell'Università Ca" Foscari di Venezia è impegnato in progetti di ricerca legate agli ambienti lagunari e perilagunari. tali attività si avverranno, fino ad oggi, all'interno della Laguna di Venezia (con i scavi nelle isole di San Giacomo in Paludo e San Lorenzo di Ammiana) e hanno avuto come principale obiettivo la ricostruzione dei processi insediativi che tra la Tarda Antichità e l'Alto Medioevo hanno ridisgnato la fisionomia di questi spazi. In questa ottica, è emerso con sempre più chiarezza il ruolo fatto, proprio in questi periodi, da uno di questi centri, cioè Jesolo, oggi in un'area peri-lagunare.
Un nuovo scavo dell'Università Ca" Foscari di Venezia si avverrà in settembre nell'area peri-lagunare di Jesolo alla ricerca di un antico abitato. L'attività di scavo si avverrà per tutto il mese di September 2013 e coinvolgerà studenti provenienti da diversi Atenei, Italiani e stranieri. Dopo una prima campagna di ricerca svolta nel 2011 nell'area Le Mure "" S.Maria Assunta, si è deciso di approfondire la ricerca con un programma di ricerca pluriennale che sarà anche esperienza didattica per gli studenti. Da diversi anni l'Insegnamento di Archeologia Medievale dell'Università Ca" Foscari di Venezia è impegnato in progetti di ricerca legate agli ambienti lagunari e perilagunari. tali attività si avverranno, fino ad oggi, all'interno della Laguna di Venezia (con i scavi nelle isole di San Giacomo in Paludo e San Lorenzo di Ammiana) e hanno avuto come principale obiettivo la ricostruzione dei processi insediativi che tra la Tarda Antichità e l'Alto Medioevo hanno ridisgnato la fisionomia di questi spazi. In questa ottica, è emerso con sempre più chiarezza il ruolo fatto, proprio in questi periodi, da uno di questi centri, cioè Jesolo, oggi in un'area peri-lagunare.

Nuovo scavo della Ca" Foscari a Jesolo, tra abitati medievali e mare

7 Settembre, 2013
Categorie:  Campi Scavo Medioevo Scavi
Tags:  archeologia medievale   jesolo   scavo archeologico  

Un nuovo scavo dell’Università Ca" Foscari di Venezia si avvierà in settembre nell’area peri-lagunare di Jesolo alla ricerca di un antico abitato. L’attività di scavo si svolgerà per tutto il mese di settembre 2013 e coinvolgerà studenti provenienti da diversi Atenei, italiani e stranieri. Dopo una prima campagna di survey svolta nel 2011 nell’area Le Mure ““ S.Maria Assunta, si è deciso di approfondire l’indagine con un programma di ricerca pluriennale che sarà anche esperienza didattica per gli studenti.

RIPRENDONO GLI SCAVI A TREBULA BALINIENSIS, LA POMPEI DEI SANNITI

14 Luglio, 2013
Categorie:  Campi Scavo Comunicati stampa Corsi di formazione Epoca Romana Italici Metodologie archeologiche Nuovi Ritrovamenti Scavi Visite

Grazie alla concessione di scavo rilasciata dal MIBAC sono riprese le ricerche archeologiche nel cuore di Trebula Baliniensis, la città preromana il cui nome continua in quello di Treglia, popolosa frazione di Pontelatone, in Provincia di Caserta. Gli scavi con la supervisione della Soprintendenza Archeologica diretta dalla dott,ssa Adele Campanelli, sono sotto la responsabilità dell’ Università di Chieti Pescara, in persona della Prof.ssa Raffaella Papi, ,titolare della Cattedra di Etruscologia ed antichità

Terzo Campo Internazionale di Ricerca Archeologica a Policastro Bussentino 28 Aprile "“ 23 Giugno 2013, Policastro Bussentino, Salerno L'Associazione Etruria Nova Onlus, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e in collaborazione con il Comune di Santa Marina, presenta il Terzo Campo Internazionale di Ricerca Archeologica a Policastro Bussentino aperto a studenti, laureati e volontari che vogliono fare esperienza in campo archeologico. LA CAMPAGNA DI RICERCA PREVEDERÀ LA PROSECUENZA DELLO SCAVO ARCHEOLOGICO NELL'INSEDIAMENTO URBANO DI PERIODO ROMANO – POST MEDIEVALE IDENTIFICATO ALL'INTERNO DELLA CITTÀ. Quote di partecipazione*: 1 settimana – 180 Euro 2 settimane – 350 Euro 3 settimane – 530 Euro Tessera associativa annuale (obbligatoria) 25 € (socio ordinario) *Le quote comprendono vitto, alloggio, trasporto da e per i luoghi di attività, le escursioni, ecc. Per ulteriori informazioni consultate la "Guida Generale" presente sul sito web dell'Associazione. Contatti per info e registration: Associazione ETRURIA NOVA Onlus Vicolo S.
Terzo Campo Internazionale di Ricerca Archeologica a Policastro Bussentino 28 Aprile "“ 23 Giugno 2013, Policastro Bussentino, Salerno L'Associazione Etruria Nova Onlus, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e in collaborazione con il Comune di Santa Marina, presenta il Terzo Campo Internazionale di Ricerca Archeologica a Policastro Bussentino aperto a studenti, laureati e volontari che vogliono fare esperienza in campo archeologico. LA CAMPAGNA DI RICERCA PREVEDERÀ LA PROSECUENZA DELLO SCAVO ARCHEOLOGICO NELL'INSEDIAMENTO URBANO DI PERIODO ROMANO – POST MEDIEVALE IDENTIFICATO ALL'INTERNO DELLA CITTÀ. Quote di partecipazione*: 1 settimana – 180 Euro 2 settimane – 350 Euro 3 settimane – 530 Euro Tessera associativa annuale (obbligatoria) 25 € (socio ordinario) *Le quote comprendono vitto, alloggio, trasporto da e per i luoghi di attività, le escursioni, ecc. Per ulteriori informazioni consultate la "Guida Generale" presente sul sito web dell'Associazione. Contatti per info e registration: Associazione ETRURIA NOVA Onlus Vicolo S.

PROGETTO ARCHEOLOGICO BASSA VALLE DEL BUSSENTO

11 Febbraio, 2013
Categorie:  Campi Scavo Epoca Romana Medioevo Scavi
Tags:  bussento   campo scavo   etruria nova   salerno  

Terzo Campo Internazionale di Ricerca Archeologica a Policastro Bussentino 28 Aprile ““ 23 Giugno 2013, Policastro Bussentino, Salerno L’Associazione Etruria Nova Onlus, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e in collaborazione con il Comune di Santa Marina, presenta il Terzo Campo Internazionale di Ricerca Archeologica a Policastro Bussentino aperto a studenti, laureati e volontari che vogliono fare esperienza in campo archeologico.

Area archeologica della via Nomentum-Eretum in località Tor Mancina-Monterotondo (RM): V campagna di ricerca archeologica

28 Aprile, 2012
Categorie:  Campi Scavo Comunicati stampa Epoca Romana Scavi
Tags:  campo scavo   via nomentum  

L’Archeoclub d’Italia sede Mentana-Monterotondo presenta la V campagna di ricerca archeologica presso l’area archeologica della via Nomentum-Eretum in località Tor Mancina (Monterotondo, RM), sotto la supervisione scientifica della Soprintendenza Archeologica del Lazio e rivolta a tutti gli interessati che vogliano provare l’affascinante mestiere dell’archeologo. L’area archeologica conserva 130 m di basolato stradale antico, pertinente alla prosecuzione di una percorrenza romana, la via Nomentana, che dopo aver collegato Roma al municipio di Nomentum, si ricongiungeva con l’antica via Salaria presso il sito sabino di Eretum.

http://nesso.eu/percorsi-culturali/partecipa-scavo-castello-cugnano-campagna-2012/ L'Associazione Culturale Nesso offre la possibilità di partecipare al scavo di un castello medievale che emerge all'interno di una splendida foresta di corse e faggi, nel demanio della regione Toscana, nel cuore delle Colline Metallifere, nella comune di Monterotorondo Marittimo nella provincia di Grosseto. Il castello, dal nome di Cugnano, appartenente ai Conti Aldobrandeschi, fu costruito per sfruttare le miniere di piombo e argento di cui è ricco tutto il territorio. La gestione di questi metalli, dall'estrazione alla lavorazione, era molto ambita dalle potenti famiglie aristocratiche nel medioevo perché servivano, all'interno delle zecche cittadine, per la produzione delle monete. Il campo di ricerca dell'Associazione Culturale Nesso, attivo nei mesi di luglio e agosto, si unirà al team di archeologi dell'Università degli Studi di Siena che studia il castello di Cugnano da circa dieci anni.
http://nesso.eu/percorsi-culturali/partecipa-scavo-castello-cugnano-campagna-2012/ L'Associazione Culturale Nesso offre la possibilità di partecipare al scavo di un castello medievale che emerge all'interno di una splendida foresta di corse e faggi, nel demanio della regione Toscana, nel cuore delle Colline Metallifere, nella comune di Monterotorondo Marittimo nella provincia di Grosseto. Il castello, dal nome di Cugnano, appartenente ai Conti Aldobrandeschi, fu costruito per sfruttare le miniere di piombo e argento di cui è ricco tutto il territorio. La gestione di questi metalli, dall'estrazione alla lavorazione, era molto ambita dalle potenti famiglie aristocratiche nel medioevo perché servivano, all'interno delle zecche cittadine, per la produzione delle monete. Il campo di ricerca dell'Associazione Culturale Nesso, attivo nei mesi di luglio e agosto, si unirà al team di archeologi dell'Università degli Studi di Siena che studia il castello di Cugnano da circa dieci anni.

Campagna di scavi al castello di Cugnano

26 Aprile, 2012
Categorie:  Campi Scavo Scavi
Tags:  campagna di scavo   castello   cugnano   monterotondo   scavo   toscana  

http://nesso.eu/percorsi-culturali/partecipa-scavo-castello-cugnano-campagna-2012/ L"Associazione Culturale Nesso offre la possibilità di partecipare allo scavo di uncastello medievale che sorge all’interno di uno splendido bosco di querce e faggi, nel demanio della Regione Toscana, nel cuore delle **Colline Metallifere, **nel comune di Monterotorondo Marittimo in provincia di Grosseto. Il castello, dal nome di Cugnano, appartenente ai Conti Aldobrandeschi, fu costruito per lo sfruttamento delle miniere di piombo e di argento di cui è ricco tutto il territorio.


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