Archeozoologia

Nuove fotografie di una coppia di cuccioli di leoni delle caverne ritrovati congelati in Siberia possono gettare nuova luce su questa specie estinta da 10000 anni. I ricercatori russi hanno svelato nuovi dettagli sui cuccioli in una recente conferenza stampa. Ritrovati da cercatori di zanne di mammut siberiani, al primo istante non era stata riconosciuta la loro importanza, per cui erano stati messi a riparo in un ghiacciaio, in attesa dell’arrivo di scienziati per l’analisi. Uyan e Dina, chiamati così per il fiume Uyandina in cui sono stati trovati, potranno fornire preziose informazioni sulle specie che abitavano Eurasia e Nord America e sull’ambiente nel tardiglaciale. I cuccioli avevano solo qualche settimana al momento della loro morte, così piccoli che i loro dentini da latte ancora non erano spuntati. Probabilmente sono morti a causa del crollo del tetto della loro tana. Fino ad oggi i leoni delle caverne, una sotto specie di Panthera leo, erano conosciuti solo da ossa e tracce. Uyan e Dina forniscono la prima possibilità di analizzare i tessuti molli, pelliccia, organi interni e il loro patrimonio genetico. Originale article: http://news.nationalgeographic.
Nuove fotografie di una coppia di cuccioli di leoni delle caverne ritrovati congelati in Siberia possono gettare nuova luce su questa specie estinta da 10000 anni. I ricercatori russi hanno svelato nuovi dettagli sui cuccioli in una recente conferenza stampa. Ritrovati da cercatori di zanne di mammut siberiani, al primo istante non era stata riconosciuta la loro importanza, per cui erano stati messi a riparo in un ghiacciaio, in attesa dell’arrivo di scienziati per l’analisi. Uyan e Dina, chiamati così per il fiume Uyandina in cui sono stati trovati, potranno fornire preziose informazioni sulle specie che abitavano Eurasia e Nord America e sull’ambiente nel tardiglaciale. I cuccioli avevano solo qualche settimana al momento della loro morte, così piccoli che i loro dentini da latte ancora non erano spuntati. Probabilmente sono morti a causa del crollo del tetto della loro tana. Fino ad oggi i leoni delle caverne, una sotto specie di Panthera leo, erano conosciuti solo da ossa e tracce. Uyan e Dina forniscono la prima possibilità di analizzare i tessuti molli, pelliccia, organi interni e il loro patrimonio genetico. Originale article: http://news.nationalgeographic.

Ecco a voi Uyan e Dina, cuccioli congelati di leoni delle caverne

20 Novembre, 2015
Categorie:  Archeozoologia Comunicati stampa Curiosità Estero Genetica Nuovi Ritrovamenti Preistoria

Nuove fotografie di una coppia di cuccioli di leoni delle caverne ritrovati congelati in Siberia possono gettare nuova luce su questa specie estinta da 10000 anni. I ricercatori russi hanno svelato nuovi dettagli sui cuccioli in una recente conferenza stampa. Ritrovati da cercatori di zanne di mammut siberiani, al primo istante non era stata riconosciuta la loro importanza, per cui erano stati messi a riparo in un ghiacciaio, in attesa dell’arrivo di scienziati per l’analisi.

Una fornace romana e un elefante dell’età paleolitica sono stati scoperti nella comune di Bagnoregio, nella provincia di Viterbo, nelle locali di Vetriolo e Castel Cellesi. La campagna di scavo è finita alla fine di agosto e i reperti sono stati accuratamente coperti in attesa di una relazione dettagliata, video-fotografica, da parte della Soprintendenza. Circa due chilometri dalla frazione di Castel Cellesi, invece, sempre nella comune di Bagnoregio, su una strada di proprietà dell’università Agraria, sono stati ritrovati i resti di un elefante dell’età paleolitica: 4 metri di altezza per 120 quintali. Una scoperta a dir poco eccezionale: la terra ha conservato, oltretutto in buone condizioni, lo scheletro di un elefante per circa 750 mila anni. Durante gli scavi sono stati circoscritti tre quadranti: nel primo è stato rinvenuto l’epifisi; nel secondo la testa dell’omero e altre due costole; nel terzo i vertebre e tutto il processo spinale.
Una fornace romana e un elefante dell’età paleolitica sono stati scoperti nella comune di Bagnoregio, nella provincia di Viterbo, nelle locali di Vetriolo e Castel Cellesi. La campagna di scavo è finita alla fine di agosto e i reperti sono stati accuratamente coperti in attesa di una relazione dettagliata, video-fotografica, da parte della Soprintendenza. Circa due chilometri dalla frazione di Castel Cellesi, invece, sempre nella comune di Bagnoregio, su una strada di proprietà dell’università Agraria, sono stati ritrovati i resti di un elefante dell’età paleolitica: 4 metri di altezza per 120 quintali. Una scoperta a dir poco eccezionale: la terra ha conservato, oltretutto in buone condizioni, lo scheletro di un elefante per circa 750 mila anni. Durante gli scavi sono stati circoscritti tre quadranti: nel primo è stato rinvenuto l’epifisi; nel secondo la testa dell’omero e altre due costole; nel terzo i vertebre e tutto il processo spinale.

Fornace romana e elefante paleolitico. Nuovi reperti dal viterbese

12 Settembre, 2013
Categorie:  Archeozoologia Comunicati stampa Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Preistoria
Tags:  elefante   fornace romana   paleolitico   Viterbo  

Una fornace romana e un elephant dell’età paleolitica sono stati scoperti nel comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, nelle località di Vetriolo e Castel Cellesi. La campagna di scavo è terminata alla fine di agosto e i reperti sono stati accuratamente coperti in attesa di una relazione dettagliata, video-fotografica, da parte della Soprintendenza. A circa due chilometri dalla frazione di Castel Cellesi, invece, sempre nel comune di Bagnoregio, su una strada di proprietà dell’università Agraria, sono stati ritrovati i resti di un elephant dell’età paleolitica: 4 metri di altezza per 120 quintali.

7o CONVEGNO NAZIONALE DI ARCHEOZOOLOGIA Ferrara 22 e 23 novembre 2012 Rovigo 24 novembre 2012 Il Convegno si occuperà nei giorni 22 e 23 novembre 2012 presso l'Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Ferrara, Via Corso Ercole I d'Este, 37 "" 44121 FERRARA Il giorno 24 novembre il Convegno si occuperà presso il Museo dei Grandi Fiumi a Rovigo, Piazzale S.Bartolomeo, 18 – 45100 ROVIGO Le Iscrizioni al Convegno chiuderanno il giorno 15/11/2012. Programma degli interventi: Giovedì 22 novembre Prof. Benedetto Sala Il Mestiere del Paleontologo: 50 anni di ricerche sui mammiferi quaternari italiano. 11.30 – 12.00 – Sessions: metodologia Crezzini J., Boschin F. La microscopia digitale 3D applicata alle indagini tafonomiche: l'esempio di Grotta dei Santi (GR). Zedda M., Balzano F., Mura E., Lepore G., Farina V. Variabilità della sequenza genica della citocromo b ossidasi: un confronto tra pecore sarde antiche e pecore e mufloni attuali. 12.00 – 12.
7o CONVEGNO NAZIONALE DI ARCHEOZOOLOGIA Ferrara 22 e 23 novembre 2012 Rovigo 24 novembre 2012 Il Convegno si occuperà nei giorni 22 e 23 novembre 2012 presso l'Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Ferrara, Via Corso Ercole I d'Este, 37 "" 44121 FERRARA Il giorno 24 novembre il Convegno si occuperà presso il Museo dei Grandi Fiumi a Rovigo, Piazzale S.Bartolomeo, 18 – 45100 ROVIGO Le Iscrizioni al Convegno chiuderanno il giorno 15/11/2012. Programma degli interventi: Giovedì 22 novembre Prof. Benedetto Sala Il Mestiere del Paleontologo: 50 anni di ricerche sui mammiferi quaternari italiano. 11.30 – 12.00 – Sessions: metodologia Crezzini J., Boschin F. La microscopia digitale 3D applicata alle indagini tafonomiche: l'esempio di Grotta dei Santi (GR). Zedda M., Balzano F., Mura E., Lepore G., Farina V. Variabilità della sequenza genica della citocromo b ossidasi: un confronto tra pecore sarde antiche e pecore e mufloni attuali. 12.00 – 12.

7º Convegno Internazionale di Archeozoologia 2012 – Ferrara, Rovigo 22-24 novembre

10 Novembre, 2012
Categorie:  Archeozoologia Conferenze Eventi Metodologie archeologiche Preistoria Protostoria
Tags:  aiaz   archeozoologia   convegno   ferrara  

Ferrara 22 e 23 Novembre 2012 Rovigo 24 Novembre 2012 Il Convegno si terrà nei giorni 22 e 23 Novembre 2012 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara, Via Corso Ercole I d’Este, 37 ““ 44121 FERRARA Il giorno 24 Novembre il Convegno si terrà presso il Museo dei Grandi Fiumi a Rovigo, Piazzale S.Bartolomeo, 18 – 45100 ROVIGO Le Iscrizioni al Convegno chiuderanno il giorno 15/11/2012.


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