22 navi scoperte nei fondali greci… ed è solo l’inizio


Categorie:  Curiosità Epoca Romana Estero Medioevo Nuovi Ritrovamenti Periodo Greco Scavi
Tempo di lettura:  1 min 14 s.

La Grecia stupisce ancora. Dopo l'incredibile scoperta della sepoltura di un guerriereo miceneo, un'enorme quantità di navi antiche è stata rinvenuta vicino a un gruppo di isole greche. Questa scoperta può aiutare a gettare luce sull'organizzazione dei trasporti marini e delle rotte all'interno del Mediterraneo orientale. E le ricerche sono appena iniziate! Un gruppo di archeologi greci e americani a settembre è stato diretto sull'area del rinvenimento nell'arcipelago di Fourni nell'Egeo orientale da pescatori locali. Le 22 navi ritrovate in un'area di 17 miglia sono eccezionali sia per la quantità sbalorditiva di reperti che per l'epoca in cui appartengono i relitti. La più antica è stata infatti data al periodo arcaico (700-480 aC) e la più recente al sedicesimo secolo. Sono presenti navi del periodo classico, ellenistico, medievale, mentre 12 navi su 22 sono tardoromane (300-600 dC). Il team ha studiato solo il 5% della costa di Fourni, ma i pescatori locali hanno altre informazioni da offrire ai ricercatori. Tutte le navi erano mercantile in rotte di connessione tra Anatolia, Samos, il Mar Nero e Ridi, Cipro e Egitto.
La Grecia stupisce ancora. Dopo l'incredibile scoperta della sepoltura di un guerriereo miceneo, un'enorme quantità di navi antiche è stata rinvenuta vicino a un gruppo di isole greche. Questa scoperta può aiutare a gettare luce sull'organizzazione dei trasporti marini e delle rotte all'interno del Mediterraneo orientale. E le ricerche sono appena iniziate! Un gruppo di archeologi greci e americani a settembre è stato diretto sull'area del rinvenimento nell'arcipelago di Fourni nell'Egeo orientale da pescatori locali. Le 22 navi ritrovate in un'area di 17 miglia sono eccezionali sia per la quantità sbalorditiva di reperti che per l'epoca in cui appartengono i relitti. La più antica è stata infatti data al periodo arcaico (700-480 aC) e la più recente al sedicesimo secolo. Sono presenti navi del periodo classico, ellenistico, medievale, mentre 12 navi su 22 sono tardoromane (300-600 dC). Il team ha studiato solo il 5% della costa di Fourni, ma i pescatori locali hanno altre informazioni da offrire ai ricercatori. Tutte le navi erano mercantile in rotte di connessione tra Anatolia, Samos, il Mar Nero e Ridi, Cipro e Egitto.

La Grecia stupisce ancora. Dopo l’incredibile ritrovamento della sepoltura di un guerriero miceneo, un’enorme quantità di navi antiche è stata rinvenuta vicino ad un gruppo di isole greche. Questa scoperta può aiutare a gettare luce sull’organizzazione dei trasporti marini e delle rotte all’interno del Mediterraneo orientale. E le ricerche sono appena cominciate!

Un gruppo di archeologi greci e americani a settembre è stato diretto sull’area del rinvenimento nell’arcipelago di Fourni nell’Egeo orientale da pescatori locali. 

Le 22 navi ritrovate in un’area di 17 miglia sono eccezionali sia per la quantità sbalorditiva di reperti che per l’epoca a cui appartengono i relitti. La nave più antica è stata infatti datata al periodo arcaico (700-480 aC) e la più recente al sedicesimo secolo. Sono presenti navi del periodo classico, ellenistico, medievale, mentre 12 navi su 22 sono tardoromane (300-600 dC).

Il team ha studiato soltanto il 5% della costa di Fourni, ma i pescatori locali hanno altre informazioni da offrire ai ricercatori.
Tutte le navi erano mercantili in rotte di connessione tra Anatolia, Samos, il Mar Nero e Ridi, Cipro e l’Egitto. Il legno delle navi generalmente decompone sott’acqua, ma il preziosi carico è sopravvissuto. Ogni nave trasportava centinaia di anfore, che al momento sono stare analizzate su base stilistica, ma l’analisi del DNA confermerà contenuti e provenienza del materiale, che i ricercatori si aspettano siano olio, vino e garrum!
I mercantili in epoca classica avevano un equipaggio di 10-15 marinai, che si ridusse a solo 5-7 nel tardo romano.
Alcune delle navi di Fourni mostrano danneggiamenti causati da tempeste e venti forti che le hanno gettate contro scogliere e rocce affioranti.

Articolo originale:

http://news.nationalgeographic.com/2015/11/151103-greek-shipwreck-find-trading-route/?utm_source=Facebook&utm_medium=Social&utm_content=link_fb20151103news-greekshipwreck&utm_campaign=Content&sf14890778=1

Continua la lettura


© 2025 ArcheoBlog
Made with ❤️ by Software Engineering Arjuna Del Toso