Out-of-Africa e industrie di transizione: nuovi dati e nuovi dubbi dal Libano


Categorie:  Evoluzione Preistoria
Tags:  conchiglie   libano   oxford   radiocarbonio   transizione   uomini anatomicamente moderni  
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L'Out of Africa, quali sono state le tracce intraprese dai primi Uomini Anatomicamente Moderni avventurati fuori dall'Africa, se spinero lungo il Mediterraneo o costeggiarono il Danubio, è sempre stata una domanda centrale per i ricercatori preistorici, e il Medio Oriente è considerato una regione chiave, in quanto si trova all'incrocio tra tre continenti. Il modello dell'Out-of-Africa sostiene che gli uomini anatomicamente moderni (AMH – anatomically modern humans, ovvero l'homo sapiens) si sono evoluti in Africa e si sono diffusi in Asia e, più tardi, in Europa. Vediamo in dettaglio le nuove scoperte di un team di scienziati guidati da Katerina Douka della Scuola di Archeologia dell'Università di Oxford, che presentano i risultati della loro ricerca su Plos One. Le paleoantropologiche prove dal Vicino Oriente sono quindi di grande importanza, pur essendo scarse per l'AMH. Dal sito chiave di Ksar Akil (Lebano) sono stati recentemente riscoperti dei frammenti fossili umani collegati direttamente con degli insiemi archeologici delle fasi iniziali del Paleolitico superiore.
L'Out of Africa, quali sono state le tracce intraprese dai primi Uomini Anatomicamente Moderni avventurati fuori dall'Africa, se spinero lungo il Mediterraneo o costeggiarono il Danubio, è sempre stata una domanda centrale per i ricercatori preistorici, e il Medio Oriente è considerato una regione chiave, in quanto si trova all'incrocio tra tre continenti. Il modello dell'Out-of-Africa sostiene che gli uomini anatomicamente moderni (AMH – anatomically modern humans, ovvero l'homo sapiens) si sono evoluti in Africa e si sono diffusi in Asia e, più tardi, in Europa. Vediamo in dettaglio le nuove scoperte di un team di scienziati guidati da Katerina Douka della Scuola di Archeologia dell'Università di Oxford, che presentano i risultati della loro ricerca su Plos One. Le paleoantropologiche prove dal Vicino Oriente sono quindi di grande importanza, pur essendo scarse per l'AMH. Dal sito chiave di Ksar Akil (Lebano) sono stati recentemente riscoperti dei frammenti fossili umani collegati direttamente con degli insiemi archeologici delle fasi iniziali del Paleolitico superiore.

L’Out of Africa, quali siano state le tratte intraprese dai primi Uomini Anatomicamente Moderni avventuratisi fuori dall’Africa, se si spinsero lungo il Mediterraneo o costeggiarono il fiume Danubio, è sempre stata una domanda centrale per i ricercatori preistorici, ed il Medio Oriente è considerato una regione chiave, in quanto si trova all’incrocio tra tre continenti.

Il modello dell’Out-of-Africa sostiene che gli uomini anatomicamente moderni (AMH – anatomically modern humans, ovvero l’homo sapiens) si evolvettero in Africa e da li si dispersero in Asia e, più tardi, in Europa.

Vediamo nel dettaglio le nuove scoperte di un team di scienziati guidati da Katerina Douka della Scuola di Archeologia dell’Università di Oxford, che presentano i risultati della loro ricerca su Plos One.

Le prove paleoantropologiche dal Vicino oriente sono quindi di grande importanza, pur essendo scarse per l’AMH. Dal sito chiave di Ksar Akil (Lebanon) sono stati recentemente riscoperti dei frammenti fossili umani collegati direttamente con degli insiemi archeologici delle fasi iniziali del Paleolitico superiore.

In assenza di materiale organico in buono stato di conservazione, sono state datate al radiocarbonio delle conchiglie marine utilizzate come ornamenti e indicative di un comportamento simbolico moderno.

Le età estimate, calcolate con un modello Bayesiano, posizionano i due reperti a 42 – 40 ka con un 68,2% di probabilità. Queste datazioni sono comparabili a quelle dei più antichi depositi europei con resti di uomini moderni, quali PeÅŸtera cu Oase in Romania e l’italiana Grotta del Cavallo. In entrambi i siti si parla di “industrie di transizione”, che segnano il momento di passaggio tra il Paleolitico Medio e Superiore.

Queste fasi di transizione per il Vicino oriente erano precedentemente estimate con una datazione molto più antica, questi nuovi dati, così recenti e coevi ad i siti più antichi di transizione europei, pongono dei dubbi sul ruolo assunto dalla regione del levante nella dispersione dell’uomo anatomicamente moderno in Europa.

Questa è anche una prova che le industrie di transizione, o alcune di esse come sembra dai nuovi studi l’Uluzziano in Italia, potrebbero essere il prodotto della migrazione dei primi uomini moderni.

Articolo originale su Plos One

 

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