Nola: il villaggio dell’età del bronzo verrà nuovamente interrato

Il villaggio preistorico di Nola, sito archeologico dell’Età del Bronzo di inestimabile valore, sarà nuovamente interrato per disposizioni della Sovrintendenza ai Beni Archeologici. Il provvedimento si è reso necessario poiché, dal 2007 a oggi, non si è stati in grado di arginare la falda acquifera che, in sette anni, ha sommerso il sito sotto due metri d’acqua.
Scoperto nel 2001 il località Croce del Papa, al confine tra Nola e Saviano, il villaggio preistorico costituisce una delle più estese e meglio conservate testimonianze dell’Età del Bronzo. L’intero sito fu infatti sepolto dall’eruzione del Vesuvio denominata “delle Pomici di Avellino”, risalente al 1860 avanti Cristo, centinaia e centinaia di anni prima che avvenisse quella che distrusse Pompei ed Ercolano. Le capanne dell’antico abitato si sono così conservate fino a oggi grazie allo stesso principio che ha reso possibile la conservazione delle due cittadine vesuviane: fango e cenere che ricoprono gli oggetti e li preservano dallo scorrere del tempo.
Prima di procedere all’interramento, alcuni archeologici opereranno sott’acqua per provvedere alla futura conservazione del sito adoperando sacchi di sabbia. Successivamente verrà costruita una riproduzione, in scala uno a uno, del villaggio.