Rame – Alla ricerca delle miniere perdute. Incontri di archeometallurgia.

Dai tempi più antichi l’arte di estrarre e lavorare i metalli con il fuoco ha attratto e affascinato l’uomo, che attraverso tecniche raffinatissime già in epoche preistoriche ha imparato a creare oggetti di fondamentale importanza per l’attività di sussistenza. Ma non solo: l’utilizzo dei metalli è uno dei principali elementi di innovazione nella storia del genere umano ed è connesso agli aspetti economici e sociali e persino a quelli del culto. Alla lavorazione dei metalli nell’antichità, e in Trentino in particolare, è dedicato un ciclo di tre incontri di archeometallurgia dal titolo “Rame. Alla ricerche delle miniere perdute”. Gli appuntamenti, curati dalla Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento, si terranno il 6 e 20 aprile e l'11 maggio presso il S.A.S.S., lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, a Trento, sotto piazza Cesare Battisti.

In Trentino il minerale di rame era utilizzato a partire dal III millennio a.C. Tonnellate di scorie restano a testimonianza della sua lavorazione in centinaia di siti archeometallurgici diffusi in tutto il Trentino orientale. Di particolare rilevanza è il sito di Acqua Fredda (XIII-XI sec.a.C.), al passo del Redebus, che conserva una batteria di forni fusori recentemente musealizzati e resi visitabili. Dalle fonti storiche conosciamo le miniere di età medievale e moderna, ma dove sono quelle più antiche? A questo e altri interrogativi cercherà di dare una risposta la rassegna che si apre mercoledì 6 aprile, alle ore 17.30 con “Archeometallurgia del rame in Trentino: metodi e nuovi dati”. ****Gilberto Artioli, docente presso il dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, parlerà degli studi condotti sui principali giacimenti di rame alpini e mediterranei e sulla possibilità di identificare l’origine del metallo di manufatti antichi attraverso analisi isotopiche.

Gli incontri proseguono il 20 aprile con l’intervento di Mark Pearce, docente presso il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Nottingham, dal titolo “Le più antiche miniere di rame in Europa e nell’arco alpino”. Pearce, specialista di archeometallurgia e di pre-protostoria italiana, ha collaborato alle ricerche sulle miniere di rame preistoriche della Liguria che sono le più antiche d’Italia.

Il ciclo di conferenze si chiude l"11 maggio con Marco Gramola, presidente del Comitato Storico della SAT, e Paolo Bellintani, archeologo della Soprintendenza. Marco Gramola, profondo conoscitore delle montagne trentine, parlerà di “Miniere preistoriche in Trentino? Indizi e problemi aperti”, ossia della tracce di sfruttamento dei giacimenti prossimi a Vetriolo. Bellintani, coordinatore scientifico degli incontri, presenterà “Archeometallurgia preistorica: ricerche e scavi in corso” e illustrerà i risultati preliminari delle ricerche sul campo e in laboratorio di quel particolare settore del patrimonio archeologico provinciale che sono le aree fusorie del Trentino orientale.

La partecipazione agli incontri è libera e gratuita.


Il programma

RAME. ALLA RICERCA DELLE MINIERE PERDUTE

Incontri di archeometallurgia

S.A.S.S., Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas

Trento, piazza Cesare Battisti

mercoledì 6 aprile 2011, ore 17.30

ARCHEOMETALLURGIA DEL RAME IN TRENTINO: METODI E NUOVI DATI

Gilberto Artioli, Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova

mercoledì 20 aprile 2011, ore 17.30

LE PIÙ ANTICHE MINIERE DI RAME IN EUROPA E NELL’ARCO ALPINO

Mark Pearce, Dipartimento di archeologia dell’Università di Nottingham

mercoledì 11 maggio 2011, ore 17.30

MINIERE PREISTORICHE IN TRENTINO? INDIZI E PROBLEMI APERTI

Marco Gramola, Comitato Storico della Società degli Alpinisti Tridentini

ARCHEOMETALLURGIA PREISTORICA: RICERCHE E SCAVI IN CORSO

Paolo Bellintani, Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento

Coordinatore scientifico Paolo Bellintani ****


Informazioni

Provincia Autonoma di Trento

Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici

Via Aosta, 1 – 38122 Trento

Tel. 0461 492161 Fax 0461 492160

E-mail: [email protected]

www.trentinocultura.net/archeologia.asp


Ultima modifica 2011/04/04