LE COLLEZIONI DEL LOUVRE A CORTONA. GLI ETRUSCHI DALL'ARNO AL TEVERE

Il MAEC, Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona, ospita nelle sue sale la mostra “Le collezioni del Louvre a Cortona. Gli Etruschi dall’Arno al Tevere”. Cortona vanta un passato come centro etrusco molto importante, tanto che è sede fin dal Settecento di un’Accademia Etrusca. Il suo passato etrusco si vede nelle mura della città, negli impressionanti tumuli del Sodo, di cui si possono ammirare i ritrovamenti e le strutture nelle sale del Museo recentemente riallestito, nel famoso e unico lampadario in bronzo, splendido oggetto la cui destinazione resta tuttora da chiarire.

La mostra nasce dall’intenzione di mostrare in Italia alcuni splendidi oggetti etruschi provenienti da tutta l’Etruria e parte, però, di collezioni del Louvre. Gli oggetti in mostra appartengono per la maggior parte alla Collezione Campana. Il marchese Campana era un ricco collezionista di antichità. Andato in bancarotta, ebbe però la necessità di rivendere la sua collezione. Non trovò nessun museo in Italia disposto ad acquistare per intero la collezione, cosa che invece fece il Louvre. Oggi alcuni di quegli oggetti che appartennero al Marchese Campana sono visibili in mostra a Cortona.

L’esposizione non è un elenco di pezzi scelti senza criterio: sono scelti oggetti significativi distinti per luogo di provenienza. Da Fiesole, ad esempio, viene una testa in bronzo di giovane, datata al III secolo a.C.; dalla stipe votiva di Falterona, alle sorgenti dell’Arno, sono mostrati alcuni bronzetti votivi del cosiddetto Lago degli Idoli; da Chiusi una splendida collana con pendente a testa di Acheloo del 480 a.C. della Collezione Campana; da Orvieto una bella oinochoe (brocca per la mescita del vino) in bronzo a forma di testa di giovane, della prima metà del IV secolo a.C.; da Bolsena uno splendido paio di orecchini in oro, in cui si vede tutta l’abilità raggiunta dagli orafi etruschi tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C.; da Falerii Novi proviene infine il pezzo principe della mostra: un eccezionale busto di Arianna in terracotta, capolavoro della coroplastica etrusca del III secolo a.C. La sua riscoperta, nei magazzini del Louvre, è stata quasi casuale, solo l’interessamento di una studiosa ne ha permesso il riconoscimento e il ritorno a nuova vita. L’esecuzione della statua è superba: la resa del panneggio, l’attenzione a dettagli dell’abito e dei gioielli, la resa plastica del modellato del corpo e dei capelli mostrano la straordinaria capacità dei cloroplasti etruschi di acquisire i modelli greci contemporanei.

La mostra non è particolarmente grande, i pezzi in mostra non sono molti perché si è preferito puntare l’accento sulla qualità di oggetti significativi piuttosto che sulla quantità (la collezione etrusca del Louvre è piuttosto corposa). I materiali coprono un range cronologico che va dall’età arcaica all’ellenistica, a volo d’uccello su tutte le produzioni artigianali delle città etrusche, dal bucchero alle oreficerie, al bronzo, alla coroplastica. L’immagine è quella di una civiltà dinamica, per comprendere i cui caratteri, però, la visione della mostra da sola non basta. Ecco allora che il biglietto integrato con quello del Museo permette al visitatore di avere una visione d’insieme più ricca e completa, una panoramica più ampia sulla civiltà etrusca, civiltà secolare che solo Roma riuscì a piegare ma che, nonostante la conquista, ancora per molto tempo riuscì a mantenere vivi alcuni propri caratteri peculiari.

Info: MAEC, Cortona, “Le collezioni del Louvre a cortona. Gli etruschi dall’arno al Tevere”, dal 5 marzo al 3 luglio 2011

Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00

biglietto: intero 10 euro; ridotto 7 euro; scuole 3 euro.

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Ultima modifica 2011/03/20