Dall’idea al progetto. Il Museo Retico di Sanzeno


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E’ stato presentato ieri, presso lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, a Trento, “Dall’idea al progetto. Il Museo Retico di Sanzeno“. La pubblicazione, ricca di immagini e suggestioni, intende essere uno strumento di comunicazione immediata e allo stesso tempo coinvolgente. Il libro è a cura di Lorenza Endrizzi e Franco Nicolis, archeologi della Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento, con contributi di Gianni Ciurletti, Sergio Giovanazzi e Maurizio Buffa. Le immagini sono di Giulio Malfer, Ornella Michelon ed Elena Munerati. All’incontro sono intervenuti l’assessore provinciale alla cultura, rapporti europei e cooperazione, Franco Panizza e Vincenzo Tinè, soprintendente per i Beni archeologici del Veneto.

Il volume traccia la storia del Museo Retico, Centro per l’archeologia e la storia antica della Val di Non, a partire dalla sua ideazione e dal progetto architettonico fino all’allestimento museale. Filo conduttore della visione che ha portato alla realizzazione di questo luogo dall’atmosfera particolarmente evocativa è la memoria. Una memoria che non si esplica solo attraverso la mera conservazione e l’esposizione dei reperti del passato, bensì, come sottolineano i curatori, creando un “luogo di incontro dinamico, in grado di suscitare coinvolgimento e curiosità, concepito come centro di documentazione in continua evoluzione”.

Il museo sorge in località Casalini, uno dei luoghi più significativi per l’archeologia della Val di Non, che, come del resto tutta la zona in cui sorge l’abitato di Sanzeno, fin dall’Ottocento ha restituito reperti di inestimabile valore, ponendo la località anaune all’attenzione dell’archeologia internazionale. Significativo è il percorso offerto dal museo che si snoda nel “pozzo del tempo”, dalla preistoria all’alto medioevo. Il visitatore ripercorre la storia più remota delle Valli del Noce ammirando preziosi reperti e antiche testimonianze ai quali fanno da contrasto i modernissimi sussidi tecnologici e multimediali. Un ruolo importante è riservato alle evidenze del popolo dei Reti, noto dalle fonti romane, di cui si espone la vasta cultura materiale: splendide produzioni artistiche, oggetti legati al mondo del culto, attrezzi da lavoro, semplici utensili della vita quotidiana.

Il museo propone percorsi e laboratori per le scuole durante l’intero anno scolastico e un interessante calendario di appuntamenti estivi con conferenze, favole per bambini, giornate per piccoli e grandi archeologi.

Informazioni:

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