Roma, crolla parte della Domus Aurea

La volta della galleria Traianea (costruita nel 109 d.C.), è franata ieri mattina nel complesso archeologico della Domus Aurea a Colle Oppio. Il crollo, avvenuto all’alba, ha interessato 60 metri della volta ed è stato provocato dallo smottamento del giardino soprastante che si affaccia proprio sull’anfiteatro Flavio. Secondo le prime perizie dei vigili del fuoco, la voragine è stata provocata da infiltrazioni piovane.

La «quindicesima stanza», così viene chiamata dagli studiosi l’area interessata dal crollo, fa parte delle gallerie Traianee, costruite a poca distanza dalla celeberrima Domus Aurea neroniana (64 d.C.). Secondo i primi rilievi il cedimento non ha interessato altre parti dell’area archeologica e tantomeno il capolavoro neroniano.

Sul posto sono al lavoro anche le squadre della Protezione civile che, con assi di legno e sacchi di sabbia, non solo stanno mettendo in sicurezza il sito ma intendono in questo modo proteggerlo da potenziali precipitazioni. La chiusura dell’area, spiega Giuseppe Proietti della Soprintendenza archeologica di Roma, è stata disposta in via precauzionale, in attesa che venga fatta un’accurata perizia geologica su tutta la zona. La preoccupazione maggiore, secondo gli archeologi interpellati, è il rischio connesso al fatto che le gallerie si trovano proprio sotto un giardino pubblico e al fatto che alcuni di quegli stessi ambienti vengono usati per i laboratori di archeologia.

A conti fatti, sono più di 150 gli ambienti archeologici nel complesso della Domus Aurea che, per mancanza di fondi, non sono ancora stati impermeabilizzati e sui quali l’umidità esercita un effetto continuo. A ricordarlo è lo stesso direttore tecnico della Domus Aurea, Antonello Vodret.

“Al di là dei danni provocati dal crollo, che a giudicare dalle immagini televisive appaiono di una certa entità ““ dichiara Tsao Cevoli, presidente dell’Associazione Nazionale Archeologi ““ la cosa più grave è che sia stata sfiorata una vera e propria tragedia poiché l’ambiente crollato è stato frequentato fino a pochi giorni fa da colleghi archeologi alle prese con la schedatura di reperti. Alcuni di essi avevano notato e segnalato le infiltrazioni ma non sono stati presi in considerazione. E” gravissimo che un monumento di tale importanza continui a versare da anni in uno stato di degrado e di abbandono, tanto più che il monumento è affidato ormai da tempo alla gestione straordinaria di un commissario governativo. Stupisce che l’ing. Marchetti denunci con tale enfasi il pericolo soltanto adesso, a crollo avvenuto. Evidentemente non è a conoscenza del fatto che la sala crollata fosse adibita a laboratorio per le esercitazioni degli studenti di Archeologia della Sapienza. Alla luce dell’ennesimo fallimento della politica commissariale, auspichiamo che il Governo inverta la rotta promuovendo una gestione ordinaria razionale ed efficiente e avviando un potenziamento delle strutture pubbliche di tutela, a cominciare da un incremento delle risorse e di personale tecnico qualificato”

Adesso bisogna rimboccarsi le maniche e riparare il danno. La prima ipotesi è quella di uno stanziamento «straordinario» e i «immediato» di due milioni di euro. L’annuncio arriva da Francesco Giro, sottosegretario ai Beni Culturali, che ieri ha visitato la zona interessata dal crollo insieme con il ministro Sandro Bondi e il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Fonte:

http://www.ilgiornale.it/interni/la_domus_aurea_perde_pezzi_crolla_soffitto_galleria…

Immagini:

http://roma.corriere.it/roma/gallery/roma/03-2010/crollo_domus_aurea/1/crollo-domus-aurea_ac53417a-3be6-11df-80d0-00144f02aabe.shtml#1


Ultima modifica 2010/03/31