In Siria la prima scuola estiva di storia dell'arte dei mosaici


Categorie:  Restauri
Tags:  corso   mosaico   Siria  
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Ragazzi italiano, libanese e siriani si troveranno insieme, dal 12 luglio al 6 agosto, nella prima scuola estiva di storia dell'arte dei mosaici in Siria per studenti dell'area Mediterranea (Italia, Libano e Siria), promossa dalla direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina. Dodici ragazzi provenienti da tre diverse università (Accademia di Ravenna, Lebanese University e Università di Damasco) avranno modo di approfondiredurante tutto un mese la storia del mosaico, le metodologie di catalogazione e archiviazione secondo gli standard internazionali. La scuola estiva mira a fornire gli strumenti teorici e pratici per lo studio e il recupero dei mosaici, attraverso una didattica che altererà lezioni teoriche a lavoro pratico. Ai ragazzi verrà data anche l'opportunità di lavorare direttamente sui due mosaici provenienti da A'mrit (Tartous), che erano esposti nel museo di Al Rayat e il cui restauro sarà ultimato nel corso della scuola estiva. Discutere dei mosaici e delle tecniche di restauro sarà un modo anche per affrontare la tematica del patrimonio culturale Mediterraneo, del suo stato di conservazione e della necessità di pensare a dei percorsi comuni per la valorizzazione e la tutela. La sede della scuola sarà il laboratorio di restauro nella splendida cornice della Cittadella di Damasco.
Ragazzi italiano, libanese e siriani si troveranno insieme, dal 12 luglio al 6 agosto, nella prima scuola estiva di storia dell'arte dei mosaici in Siria per studenti dell'area Mediterranea (Italia, Libano e Siria), promossa dalla direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina. Dodici ragazzi provenienti da tre diverse università (Accademia di Ravenna, Lebanese University e Università di Damasco) avranno modo di approfondiredurante tutto un mese la storia del mosaico, le metodologie di catalogazione e archiviazione secondo gli standard internazionali. La scuola estiva mira a fornire gli strumenti teorici e pratici per lo studio e il recupero dei mosaici, attraverso una didattica che altererà lezioni teoriche a lavoro pratico. Ai ragazzi verrà data anche l'opportunità di lavorare direttamente sui due mosaici provenienti da A'mrit (Tartous), che erano esposti nel museo di Al Rayat e il cui restauro sarà ultimato nel corso della scuola estiva. Discutere dei mosaici e delle tecniche di restauro sarà un modo anche per affrontare la tematica del patrimonio culturale Mediterraneo, del suo stato di conservazione e della necessità di pensare a dei percorsi comuni per la valorizzazione e la tutela. La sede della scuola sarà il laboratorio di restauro nella splendida cornice della Cittadella di Damasco.

Ragazzi italiani, libanesi e siriani si troveranno insieme, dal 12 luglio al 6 agosto, nella prima scuola estiva di storia dell’arte dei mosaici in Siria per studenti dell’area mediterranea (Italia, Libano e Siria), promossa dalla direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina.

Dodici ragazzi provenienti da tre diversi istituti universitari (Accademia di Ravenna, Lebanese University e Università di Damasco) avranno modo di approfondiredurante tutto un mese la storia del mosaico, le metodologie di catalogazione e archiviazione secondo gli standard internazionali.

La scuola estiva mira a fornire gli strumenti teorici e pratici per lo studio e il recupero dei mosaici, attraverso una didattica che alternerà lezioni teoriche a lavoro pratico. Ai ragazzi verrà data anche l’opportunità di lavorare direttamente su due mosaici provenienti da A’mrit (Tartous), che erano esposti nel museo di Al Rayat e il cui restauro sarà ultimato nel corso della scuola estiva.

Discutere di mosaici e di tecniche di restauro sarà un modo anche per affrontare la tematica del patrimonio culturale mediterraneo, del suo stato di conservazione e della necessità di pensare a dei percorsi comuni per la valorizzazione e la tutela.

La sede della scuola sarà il laboratorio di restauro nella splendida cornice della Cittadella di Damasco. A poche centinaia di metri, uno dei monumenti più belli di tutta la regione del Vicino Oriente: la Moschea degli Omayyadi voluta nel 706 d.C. dal califfo omayyade al-Walid, che inglobò anche la parte cristiana residua dell’originale chiesa dedicata a San Giovanni Battista, a sua volta eretta da Costantino su di un tempio pagano del I secolo. Questa esperienza non si vuole porre come un episodio isolato, ma mira a diventare un appuntamento annuale per lo studio e la tutela del patrimonio culturale del Mediterraneo, nonché un laboratorio di dialogo tra le culture.

Fonte:

http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=907717

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