Foggia – Riprende lo scavo archeologico a San Lorenzo in Carmignano

FOGGIA – Manca ormai poco alla ripresa delle indagini archeologiche nel sito medievale di San Lorenzo in Carmignano, alla periferia di Foggia (zona Salice Nuovo), ora inserite nel quadro di un progetto della Regione Puglia “PIS 12 (Itinerario Normanno-Svevo-Angoino): lavori di consolidamento e restauro architettonico della chiesa di San Lorenzo in Carminiano”.
Il progetto archeologico, avviato nel 2005 dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Foggia, sotto la direzione scientifica di Giuliano Volpe e Pasquale Favia e preceduto da una serie di operazioni preliminari, come la ricognizione di superficie, prospezioni geomagnetiche, riprese fotografiche aeree è stato condotto in un’area fortemente compromessa dalla rapida espansione edilizia. Foggia - S. Lorenzo in Carmignano - Immagine della zona degli scavi

Le fonti di età romana segnalano l’esistenza di una proprietà imperiale, e successivamente di un vescovo di nome Probo; il sito ricompare nelle fonti medievali come casale e poi come castrum, posto a breve distanza dalle residenze imperiali della stessa Foggia e di Pantano, che si propone di identificare nella zona della Macchia Gialla di Foggia (presso la Masseria Pantano, luogo anche di una masseria regia), sulla base delle indagini di superficie effettuate nel 2006.
Prima dell’inizio delle indagini, l’unica testimonianza era simboleggiata solo dalla chiesetta rurale di San Lorenzo, ridotta quasi allo stato di rovina. Foggia - S. Lorenzo in Carmignano - Reperto Archeologico

A fronte della perdita ormai irrecuperabile di molte tracce, gli scavi fin qui condotti hanno infatti ottenuto dati di grande interesse, mettendo in luce strutture e reperti di età romana, tardoantica e medievale. I saggi stratigrafici impiantati presso la chiesa hanno messo in luce resti di edifici di età medievale, da datare fra età normanna e angioina: in particolare sono stati in parte indagati un’imponente costruzione, dalle spesse murature, vasta oltre 70 metri quadri e una unità di tipo abitativo. Un terzo saggio, nell’area del suburbium dell’insediamento, ha permessi di individuare alcune fosse, residui di impianti artigianali o veri e propri immondezzai, che hanno restituito reperti utili per la ricostruzione della vita quotidiana, dell’alimentazione e delle condizione di vita degli abitanti dell’insediamento. All’interno di un fossato, realizzato non più di qualche decennio fa ha inoltre permesso, pur registrandone la parziale distruzione, di identificare una grande vasca , parte probabilmente di un vasto complesso per la produzione di vino od olio, riferibile con tutta probabilità ad una villa o ad un villaggio di età romana e tardoantica. Numerosi e di grande interessi i reperti: ceramiche di età romana e medievale, fra cui alcune ricercate “protomaioliche”, un bollo laterizio di età romana, diverse monete di età svevo-angioina. In sostanza lo scavo ha cominciato a tratteggiare, attraverso le testimonianze materiali, la lunga vicenda storica di San Lorenzo, dal I secolo al XIV secolo d. C.

L’intervento archeologico a San Lorenzo, oltre a costituire il primo cantiere archeologico di età medievale nella città di Foggia, rappresenta una concreta dimostrazione della possibilità di contemperare il recupero, la tutela e la conoscenza del patrimonio archeologico con lo sviluppo urbanistico e di poter utilizzare il bene culturale come opportunità per una riqualificazione di aree periferiche o degradate.

Attendiamo ora i risultati di questa nuova campagna di scavi.

Fonti:
http://www.viveur.it/ http://www.archeologia.unifg.it/


Ultima modifica 2009/01/04