A Stabiae 800 visitatori in meno nel solo mese di giugno. Aperto il dibattito sui possibili motivi della flessione

In linea con i dati nazionali, visite in calo anche per gli scavi archeologici dell’antica Stabiae.
Dopo la buona affluenza registrata nel mese di maggio, con circa 400 visitatori in più rispetto al 2008, a giugno il sito ubicato in via Passeggiata Archeologica è stato visitato solamente da 1618 persone, circa 800 in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
In questi giorni si sta cercando di capire i motivi di questa nuova flessione, partendo anche dal presupposto che i reperti archeologici stabiesi stanno spopolando in Italia e nel mondo, tramite le mostre organizzata dalla Fondazione Ras. Visite record anche per la tappa di “Otium Ludens” di Ravenna, l’unica italiana, che durerà sino al prossimo 4 ottobre.
E proprio questi fattori creano ulteriori polemiche nella cittadinanza, in quanto all’organizzazione della mostra partecipa anche la Regione Campania. Allestimenti impeccabili e grandiosi e l’attenzione calamitata sulla mostra, con campagne di comunicazione che all’ombra del Vesuvio, così come del resto i reperti, non si sono mai viste/i.
A voler essere buoni per il calo delle visite c’è da prendere in considerazione il cattivo tempo, ma a vedere bene ci sono ancora segnalazioni dei cittadini, con testimonianze video di lastre di amianto lasciate a poche decine di metri dall’entrata al sito archeologico.
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