Orvieto, conferenza stampa sugli scavi al Santuario Etrusco di Campo della Fiera


Categorie:  Comunicati stampa Etruschi Scavi
Tags:  Campo della Fiera   Fanum Voltumnae   Orvieto  
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Il venerdì 29 agosto alle 11 del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, ci sarà una conferenza stampa nel corso della quale saranno illustrate le importanti scoperte avvenute durante la campagna di scavo 2008, iniziata il 7 luglio e programmata fino al 30 agosto 2008 in due turni di quattro settimane ciascuno, condotta la concessione ministeriale dall'Università di Macerata in locali Campo della Fiera di Orvieto. Quest'anno le ricerche, iniziate nel 2000, hanno fatto emergere elementi di assoluto prestigio e rilevanza scientifica che contribuiscono a sottolineare l'importanza del santuario etrusco e a rivelare presenze di età romana di spessore finora sconosciuto a Orvieto. I risultati finora ottenuti sono di grande interesse e documentano la notevole importanza storica di un sito che, se alcuni frammenti del VIII secolo a.C. rivelavano frequentazioni già in età protostoria, fu destinato dalla metà del VI secolo a.C. ad essere sede di un santuario etrusco. La sua funzione di luogo sacro non solo perdurò in epoca romana, repubblicana e imperiale, ma continuò fino all'età medievale divenendo sede della chiesa di San Pietro in Vetere, finora considerata perduta.
Il venerdì 29 agosto alle 11 del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, ci sarà una conferenza stampa nel corso della quale saranno illustrate le importanti scoperte avvenute durante la campagna di scavo 2008, iniziata il 7 luglio e programmata fino al 30 agosto 2008 in due turni di quattro settimane ciascuno, condotta la concessione ministeriale dall'Università di Macerata in locali Campo della Fiera di Orvieto. Quest'anno le ricerche, iniziate nel 2000, hanno fatto emergere elementi di assoluto prestigio e rilevanza scientifica che contribuiscono a sottolineare l'importanza del santuario etrusco e a rivelare presenze di età romana di spessore finora sconosciuto a Orvieto. I risultati finora ottenuti sono di grande interesse e documentano la notevole importanza storica di un sito che, se alcuni frammenti del VIII secolo a.C. rivelavano frequentazioni già in età protostoria, fu destinato dalla metà del VI secolo a.C. ad essere sede di un santuario etrusco. La sua funzione di luogo sacro non solo perdurò in epoca romana, repubblicana e imperiale, ma continuò fino all'età medievale divenendo sede della chiesa di San Pietro in Vetere, finora considerata perduta.

Venerdì 29 agosto alle ore 11 nel Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, avrà luogo una conferenza stampa nel corso della quale saranno illustrate le importanti scoperte avvenute durante la campagna di scavo 2008, iniziata il 7 luglio e programmata fino al 30 agosto 2008 in due turni di quattro settimane ciascuno, condotta su concessione ministeriale dall"Università di Macerata in località Campo della Fiera di Orvieto.

Quest’anno le indagini, iniziate nel 2000, hanno fatto emergere elementi di assoluto prestigio e rilevanza scientifica che contribuiscono a sottolineare l’importanza del santuario etrusco e a rivelare presenze di età romana di spessore finora sconosciuto ad Orvieto.

I risultati finora ottenuti sono di grandissimo interesse e documentano la notevole importanza storica di un sito che, se alcuni frammenti di VIII secolo a.C. rivelano frequentazioni già in età protostorica, fu destinato dalla metà del VI secolo a.C. ad essere sede di un santuario etrusco. La sua funzione di luogo sacro non soltanto perdurò in epoca romana, repubblicana ed imperiale, ma continuò fino ad età medievale divenendo sede della chiesa di San Pietro in Vetere, finora considerata perduta. La continuità di culto sottolinea la rilevante importanza del luogo apportando elementi di conferma all’identificazione del santuario etrusco-romano con il <em>Fanum Voltumnae</em>, il santuario federale degli Etruschi invano cercato sin dal XV secolo e identificato da Annio da Viterbo in Viterbo stessa la sede del fanum, mentre Georges Dennis nel XIX secolo ritenne che fosse collocato a Montefiascone.

Nel corso della campagna del 2007 i lavori hanno consentito di mettere in luce quasi completamente la strada etrusca interna al santuario coperta da strati di riutilizzo contenenti altari etruschi e frammenti statuari di marmo greco. All’interno del recinto sacro sono emersi due imponenti altari e la base di una colonna. Un grande basamento in tufo di un edificio etrusco è stato scoperto nel settore meridionale dello scavo. I materiali annoverano pregevolissime ceramiche greche, terrecotte architettoniche, monete di vari periodi anche con esemplari greci e punico-siculi.

Fonte e approfondimenti:
http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ http://www.terninrete.it

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