Museo Nazionale Romano, in mostra le “teste” degli Attalidi


Categorie:  Epoca Romana Mostre Musei
Tags:  Attalo   Berlino   germania   Pergamo  
Tempo di lettura:  2 min 24 s.

E" Open a Roma the archaeological exhibition "I sovrani di Pergamo", fino al 16 marzo negli spazi del Museo Nazionale Romano, a Palazzo Massimo. Frutto della decennale collaborazione tra Italia e Germania, l'esposizione vede protagonisti i due importanti reperti che provengono dal Pergamonmuseum e dell'Altes Museum di Berlino: i due testi marmorei di Attalo I e di Attalo III "" mentre il Museo Nazionale Romano ricambi il prestito con una serie di reperti in mostra a Berlino in questo periodo, cioè gli affreschi, le quattro lunette della Tomba di Morlupo e la scultura in bronzo del Pugilatore della sua collezione. Attalo I (fonte http://commons.wikimedia.org) Pergamo, alleato di Roma già dal 200 a.C., diventando lo stato che aveva più relazioni con Roma, e su cui forse molte caratteristiche si sono modellate, symbolezzò l'apertura di Roma verso il mondo. E la presentazione di questi due ritratti del, rispettivamente, primo e ultimo imperatore di Pergamo getta nuova luce su di un piccolo ma modernissimo principato, quello degli Attalidi (III secolo a.C.
E" Open a Roma the archaeological exhibition "I sovrani di Pergamo", fino al 16 marzo negli spazi del Museo Nazionale Romano, a Palazzo Massimo. Frutto della decennale collaborazione tra Italia e Germania, l'esposizione vede protagonisti i due importanti reperti che provengono dal Pergamonmuseum e dell'Altes Museum di Berlino: i due testi marmorei di Attalo I e di Attalo III "" mentre il Museo Nazionale Romano ricambi il prestito con una serie di reperti in mostra a Berlino in questo periodo, cioè gli affreschi, le quattro lunette della Tomba di Morlupo e la scultura in bronzo del Pugilatore della sua collezione. Attalo I (fonte http://commons.wikimedia.org) Pergamo, alleato di Roma già dal 200 a.C., diventando lo stato che aveva più relazioni con Roma, e su cui forse molte caratteristiche si sono modellate, symbolezzò l'apertura di Roma verso il mondo. E la presentazione di questi due ritratti del, rispettivamente, primo e ultimo imperatore di Pergamo getta nuova luce su di un piccolo ma modernissimo principato, quello degli Attalidi (III secolo a.C.

E" aperta a Roma la mostra archeologica “I sovrani di Pergamo”, fino al 16 marzo negli spazi del Museo Nazionale Romano, a Palazzo Massimo. Frutto della decennale collaborazione tra Italia e Germania, l’esposizione vede protagonisti i due importanti reperti che provengono dal Pergamonmuseum e dell’Altes Museum di Berlino: le due teste marmoree di Attalo I e di Attalo III ““ mentre il Museo Nazionale Romano ricambia il prestito con una serie di reperti in mostra a Berlino in questo stesso periodo, cioè gli affreschi, le quattro lunette della Tomba di Morlupo e la scultura in bronzo del Pugilatore della sua collezione.

Attalo I (fonte http://commons.wikimedia.org)

Pergamo, alleata di Roma già dal 200 a. C., diventando lo Stato che aveva i maggiori rapporti con Roma, e sul quale forse molte caratteristiche si sono modellate, simboleggiò l’apertura di Roma verso il mondo. E la presentazione di questi due ritratti del, rispettivamente, primo ed ultimo imperatore di Pergamo getta nuova luce su di un piccolo ma modernissimo principato, quello degli Attalidi (III secolo a. C.), eretto sulla sommità della collina di Pergamo, ora in territorio turco, della cui storia finora sono state scarse le informazioni a riguardo.
Eppure, la storia di Pergamo si apre e si chiude proprio con questi due regnanti: e le loro fattezze sono state consacrate attraverso la scultura, arrivando così a noi, secondo il culto dell’epoca.

Le due opere sono un chiaro esempio di “classicismo tardo ellenistico al servizio dei romani. L’autore dell’opera che ritrae Attalo I potrebbe essere Filomacos perché è il più grande artista greco di origine ateniese che lavora a Pergamo alla metà del III secolo a. C., autore tra l’altro della statua di Asclepio ritratto in piedi. E” quello più accreditato almeno sul piano simbolico, mentre non abbiamo alcuna informazione circa possibili autori del ritratto di Attalo III” ““ spiega l’archeologo Filippo Coarelli.

Le due teste, tra l’altro, ricoprono una grande importanza anche storica. L’archeologo, infatti, prosegue e racconta ancora: “ritrarre il primo e l’ultimo degli Attalidi, Attalo I, che fondò il regno di Pergamo, e Attalo III, che lasciò ai Romani il regno che divenne poi provincia d’Asia, rappresenta la sintesi della storia di uno dei più importanti regni ellenistici, un regno solo inizialmente minore, ma che in seguito ha avuto una funzione notevole sia all’interno del mondo ellenistico, perché rappresentava la nuova Alessandria, con la seconda biblioteca dell’epoca, sia perché diventa una provincia d’Asia passando ai Romani”. (Fonte: http://www.abitarearoma.net/index.p … articolo=7186)

Museo Nazionale Romano ““ Palazzo Massimo

Continua la lettura


© 2025 ArcheoBlog
Made with ❤️ by Software Engineering Arjuna Del Toso