Libarna (Piemonte), nuova vita agli scavi archeologici

Nella giornata di ieri, 24 ottobre 2008, nella Sala Consigliare del Palazzo Municipale di Serravalle Scrivia, si sono incontrati i rappresentanti della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, guidati dal Direttore della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie, Arch. Liliana Pittarello, dalla Soprintendente Regionale, Dott.ssa Giovanna Maria Bacci, i funzionari Dott.ssa Marica Venturino e Dottor Alberto Crosetto, e dell’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco, Antonio Molinari e dell’Assessore alla cultura, Riccardo Lera.

L’incontro è servito a riconfermare gli impegni dei tre Enti nella valorizzazione di Libarna ed a firmare il nuovo accordo per la gestione congiunta dell’area archeologica di Libarna. L’atto, che ha durata di 5 anni, prorogabile di altri 5 previa valutazione congiunta dei risultati conseguiti, è stato sottoscritto dall’Arch. Dottoressa Liliana Pittarello per la Direzione Regionale e dal Dott. Valter Gianneschi responsabile dei Servizi Culturali per il Comune di Serravalle Scrivia.

I presenti hanno ribadito la volontà, condivisa della Direzione Regionale, della Soprintendenza per i Beni Archeologici e del Comune, di assicurare una più ampia valorizzazione ed una più incisiva azione di promozione degli antichi scavi serravallesi che rappresentano, sul piano storico-archeologico e monumentale, uno dei più importanti siti del Piemonte e del nord Italia. Il presente accordo intende pertanto disciplinare modalità di gestione temporanee, atte a superare, in via sperimentale, le più immediate difficoltà, ed in particolare le criticità legate alla accessibilità dell’area ed a concordare le modalità per l’impostazione delle più corrette scelte di valorizzazione.

Con la firma della convenzione, il Comune si impegna a garantire l’apertura dell’area archeologica di Libarna, organizzando presso l’area un servizio di vigilanza con modalità che verranno definite d’intesa con la Soprintendenza, per almeno 4 giorni alla settimana (inclusi i week end), con orari a rotazione stagionale, articolati in fasce diurne e pomeridiane.

Contestualmente, il Comune si assume l’onere d’implementare gli spazi espositivi della Sala archeologica museale, allestita al piano terra del Municipio, incrementando le collezioni con ulteriori reperti acquisiti da privati cittadini, o concessi in deposito temporaneo dalla Soprintendenza. Proprio nei giorni scorsi il Comune di Serravalle Scrivia ha presentato alla Regione Piemonte un progetto di ristrutturazione e ampliamento della sala che triplicherà gli spazi espositivi, consentendo un ulteriore incremento delle collezioni e dei reperti e assicurerà una migliore ricettività ai visitatori.

Libarna fu città romana della Liguria, sulla riva sinistra dello Scrivia, sul tratto della via Postumia tra Genua e Dertona, presso l’odierna Serravalle Scrivia. Oggi il vicino centro abitato è una frazione di Serravalle Scrivia.
La scoperta dell’antica città fu casuale, grazie all’affioramento di reperti, durante i lavori della cosiddetta strada regia (odierna Strada Statale 35 dei Giovi) destinata a collegare Genova, da poco entrata nel Regno di Sardegna, con la capitale Torino, a partire dal 1820. Sono stati riportati alla luce due quartieri in prossimità dell’anfiteatro, di 60x65m di lato, l’anfiteatro e il teatro. I reperti di scavo sono per la maggior parte conservati nel Museo di Antichità di Torino, dove figurano tra le opere di maggior pregio, pavimenti musivi, marmi, bronzi e ambre figurate. La città sorgeva su un terreno pianeggiante, ricco di acque, circondato da colline. Era attraversata in senso longitudinale dalla via Postumia, che ne costituiva il principale asse da Nord-Ovest a Sud-Est. Altro asse principale era il decumano che, orientato da Sud-Ovest a Nord-Est, conduceva all’anfiteatro. Le strade dividevano la città in tanti spazi di forma tendenzialmente quadrata, ma di dimensioni differenti. Esse erano lastricate, rettilinee con collettori di scarico convogliati verso l’odierno Rio della Pieve. La città riceveva acqua tramite un acquedotto, era ricca di sorgenti, pozzi e fontane. Nel punto di incontro tra le due principali vie, sorgeva il foro, grande piazza lastricata su cui sorgevano portici ed edifici, ed è stato, finora, solo parzialmente esplorato. Le terme erano situate nell’estremo settore Nord-Est e verso il limite settentrionale sorgeva il teatro.

Fonte:
http://www.giornal.it http://it.wikipedia.org/wiki/Libarna

Immagine:
http://maps.google.it


Ultima modifica 2008/10/25