La ricerca archeologica come strumento di riabilitazione per disabili psichici lievi


Categorie:  Curiosità Musei Scavi
Tags:  disabili   Lubiana  
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Si svolgerà a Lubiana dal 13 al 18 maggio il primo workshop di archeologia condivisa in collaborazione tra il gruppo di ragazze e ragazzi del Centro di Riabilitazione Tangram di Roma e un gruppo di giovani sloveni. Dopo due anni di lavoro, con un pomeriggio dedicato a settimana, e già tre iniziative, tra mostre e visite guidate, i sette giovanissimi disabili psichici lievi partiranno da Roma in treno lunedì prossimo invitati a presentare presso il Museo Civico di Lubiana la loro esperienza di laboratorio archeologico.L’iniziativa prevede veri e propri sopralluoghi sul sito archeologico di Emona dove i ragazzi di entrambe le nazionalità guidati dal gruppo di Roma effettueranno veri e propri scavi, raccoglieranno, puliranno e catalogheranno i reperti. Saranno realizzati un mosaico, un plastico ed un erbario. I giovani, inoltre, andranno a fare la spesa per riprodurre e organizzare una cena ed il mercato. Nella settimana di lavoro sarà allestita una mostra con i prodotti del lavoro di questi anni: dal profumo all’essenza di arancio, ai saponi per le terme, ad ingredienti e piante che i romani utilizzavano per scopo alimentare, pietanze anche adattate al gusto dei ragazzi. E’ già pronto un mosaico, che sarà lasciato in dono al Museo, che riproduce proprio il pavimento dell’area archeologica di Lubiana. Inoltre, tra i plastici che saranno trasportati per allestire la mostra il primo raffigura le Terme di Via Diego Fabbri sulla Nomentana, e altri due rappresentano la villa romana di Cottanello in provincia di Rieti, tutti utilizzati nelle iniziative svolte dal gruppo tra il 2006 e il 2008. Nel corso delle giornate sarà proiettato il video con la conferenza di presentazione del lavoro realizzato in due anni di attività a Roma e nel Lazio.

“Con l’archeologia i ragazzi diventano scienziati in nuce e si sentono protagonisti del racconto che faranno – spiega Dario Scarpati, archeologo responsabile scientifico del progetto e direttore del Museo Civico di Poggio Mirteto “Ercole Nardi” di provincia di Rieti – Nelle attività di preparazione imparano, infatti, ad esternare, esprimere, narrare ciò che precedentemente hanno dovuto apprendere, studiare, cercare, manipolare, sperimentare. Avevano iniziato coi guanti bianchi ora sono i ragazzi a trainare l’attività. Questa trasferta all’estero per presentare il loro lavoro li vede sempre più protagonisti ed è davvero molto importante. Infatti, l’archeologia si presenta come una scienza che riprende i bisogni primari delle persone, che nella grande maggioranza oggi sono rimasti uguali a quelli dell’antichità: mangiare, lavarsi, dormire. Le cose con cui lavoriamo nelle attività del laboratorio appartengono alla cultura materiale: piatti, vasi, mattoni, brocche. Oggetti con cui i ragazzi possono ricostruire situazioni, raccontare storie, cucinare pietanze, ricreare momenti di divertimento attraverso il canto il ballo. Tutto questo attraverso l’inserimento del loro vissuto nella narrazione che viene creata di volta in volta e non riprodotta attraverso la memorizzazione di un copione. Il tipo di mostra che ne viene fuori valorizza i cinque sensi di cui è composta la nostra vita. Il visitatore entra in un igloo e vede il mosaico dove, con diverse tesserine accanto, i ragazzi cercano di aiutare l’ospite a costruirne un altro. Poi viene ricostruito l’ambiente delle terme dove sono utilizzati i saponi e i profumi che hanno creato. Poi anche altre situazioni di vita quotidiana e di condivisione dove i ragazzi mettono molto del loro vissuto adattando i contesti con storie e danze”.

Sito archeologico di Emona Città romana che sorse dopo l’anno 14 d.C nella zona dell’attuale Ljubljana (Lubiana). Una gran parte dei resti della città romana è liberamente accessibile: le mura romane meridionali, il percorso delle mura romane lungo la via Vegova aulica, le pietre dell’ipocausto ai margini della piazza Plečnikov trg, una parte delle mura occidentali all’entrata al Cankarjev dom, la tomba di Emonec (abitante di Emona) con sarcofago e la copia della scultura scoperta sulla colonna ai margini del parco Zvezda nonché la parzialmente restaurata entrata settentrionale della città un po" più a sud. I sarcofagi trovati si trovano nel cortile del Museo nazionale. Il turista attento troverà lapidi romane murate nelle facciate dei diversi edifici, dalla Cattedrale al Castello.

Centro Tangram Il Centro Tangram (via Ida Baccini 80 ““ Roma) è una struttura per la riabilitazione di persone portatrici di handicap, convenzionato con la ASL RMA. Eroga varie tipologie di prestazioni (centro diurno, trattamenti ambulatoriali di piccolo gruppo, trattamenti ambulatoriali individuali) ed è in grado di ospitare settanta utenti. Le attività interne sono di tipo prettamente terapeutico e cognitivo-espressive, finalizzate all’autonomia personale e sociale.

Oltre alle prestazioni di fisioterapia, logopedia e psicoterapia, sono attivi laboratori di teatro, giardinaggio, lavorazione del cuoio, arte naturista, pittura, segretariato, orientamento, percezione tattile, globalità dei linguaggi, linguaggio gestuale oltre alla musicoterapia ed alla psicomotricità. Il Centro offre anche un servizio di sostegno psicologico alle famiglie dei propri utenti. In questi anni sono stati attivati diversi progetti in collaborazione con scuole (I.P.S. “Gobetti”, I.T.I.S. “Fermi”, S.M.S. “Villari” per un progetto sperimentale di educazione ambientale, I.P.S. “Sibilla Aleramo”, I.P.S.S.S. “Vittoria Colonna”) e associazioni ambientaliste (con il WWF Italia, con l’Oasi WWF di Macchiagrande, con Legambiente). Dal 1996 il Centro Tangram organizza mostre di lavori prodotti dai suoi utenti nell’ambito della Settimana della Cultura Scientifica in collaborazione con MUSIS, promossa dal Ministero della Ricerca Scientifica e Tecnologica.

_Fonti e approfondimenti: [http://www.superabile.it/CA … 8282.html

](http://www.superabile.it/CANALI_TEMATICI/Buoni_Esempi/News/info-932638282.html)_

http://www.casalepodererosa.org/ambiente/ortobio/progetto.htm

http://www.slovenia.info/it/kul- … sti=2760&lng=4

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