Addio all’archeologo Fabio Maniscalco, vittima dell’uranio impoverito

E’ scomparso da pochi giorni l’archeologo napoletano Fabio Maniscalco, 43 anni, specialista di tutela e salvaguardia dei beni culturali. Maniscalco, dal 1998 a capo dell’Osservatorio per la protezione dei beni culturali in area di crisi, è deceduto in seguito ad un adenocarcinoma al pancreas, rara ed anomala forma di cancro, causata dall’esposizione a metalli pesanti e uranio impoverito presumibilmente avuta tra il 1995 e il 1998 quando, ufficiale dell’Esercito italiano, monitorò la situazione del patrimonio culturale della Bosnia. L’archeologo nel 1997 aveva creato e diretto il team sperimentale di tutela dei beni culturali del contingente multinazionale ONU in Albania e, sempre per l’ONU, aveva diretto diversi progetti, sempre legati alla salvaguardia dei beni culturali, nella ex Jugoslavia, in Kosovo, in Medio Oriente, in Algeria, in Nigeria, in Iraq e in Afghanistan. Dal 2000 era docente di tutela dei beni culturali e archeologia subacquea presso diversi atenei italiani ed aveva avviato un progetto di collaborazione con l’Università della Palestina per una biblioteca dei Paesi mediterranei, progetto fatto proprio dal Comune di Napoli. Per tutta la sua attività era candidato al Premio Nobel per la Pace 2008. Purtroppo si è spento prima.

L’opera di Maniscalco è stata senza dubbio importante per la protezione dei Beni Culturali in aree a rischio: è fondamentale proteggere il patrimonio culturale dei Paesi coinvolti in una guerra, patrimonio che rappresenta l’identità, la storia di un popolo, la sua possibilità di ripresa e sviluppo. Ma l’opera di protezione può mettere a rischio la salute dello stesso operatore, e il sacrificio di Maniscalco lo dimostra ampiamente.

“Maniscalco è un eroe, che ha pagato con la vita il suo amore per il passato, per la cultura, per le radici.” Queste le parole di Franca Rame, che sintetizzano bene qual’era la vocazione di un archeologo coraggioso, e ingiustamente condannato a morte.

Marina Lo Blundo
Comunicare l’archeologia


Ultima modifica 2008/02/11