Continua il travagliato iter per la restituzione della stele di Axum all’Etiopia. Forse questa è la volta buona anche se incomincio a pensare che stesse meglio dove stava.
Approfondimenti:
La restituzione su Il Corriere (Aprile 2005)
Articolo su La Repubblica (Ottobre 2006)
La ricollocazione della stele di axum in etiopia è stato uno dei gesti più empi e scellerati di un governo debole e ipocrita, oltre all’immenso sperpero di soldi (a oggi 11 milioni di euro!!!)questo gesto ha sottolineato l’ignoranza storica e ideologica dei recenti governi che hanno avuto fortuna in italia.Infatti all’epoca la stele fu il giusto tributo richiesto dalla Capitale dell’Impero a una colonia come è stato per gli obelischi egiziani portati a Roma dai romani,le opere greche e romane portate a Costantinopoli da Costantino e altri svariati episodi analoghi. Questa “restituzione” è infatti unica nel suo genere, rispetto ad atti sicuramente considerabili dei trafugamenti o meglio furti come le massicce razzie di opere d’arte compiute da Napoleone in Italia e in altri paesi d’Europa mai sanate.Il dramma di questo atto e ancora più evidente se si pensa alla condizione economica e sociale di profondo sottosviluppo in cui verte l’Etiopia che forse preferiva impiegare quei soldi in progetti di sviluppo economico e sociale. La ciliegina sulla torta è la mostra/istallazione attualmente in corso sullo scempio compiuto, che viene celebrato come un trionfo quando invece si tratta dell’ennesima triste sconfitta di questa “repubblica”.
alessandro , mi sa che sei più pazzo di hitler e mussolini messi insieme , la stele rappresentava la vergogna italiana del tiro a segno che i nostri valorosi soldati facevano sui nosbari dopo aver dato alle fiamme le loro capanne…..
fortuna che non la vedremo più