Otium Ludens – I reperti di Stabiae in mostra all’Hermitage

Gli affreschi e gli oggetti delle ville marittime in mostra al prestigioso Hermitage nella Bosporan Room fino al 30 marzo
«_Otium Ludens_» è il titolo dell’esposizione che porta in terra russa gli splendori dell’antica Stabia. La mostra è in programma all"Hermitage di San Pietroburgo dove i circa 2,5 milioni di visitatori annuali potranno ammirarla fino al 30 marzo. Sono circa duecento i reperti tra affreschi, stucchi ed oggetti tutti provenienti dalle ville marittime di Stabiae Antica del I secolo dopo Cristo, molti dei quali proposti per la prima volta al pubblico.
COOPERAZIONE – L’evento è frutto della cooperazione tra l’Assessorato Campano al Turismo, la Soprintendenza Archeologica di Pompei e la Fondazione RAS (Restoring Ancient Stabiae). Rappresenta la prima tappa di un tour mondiale che proseguirà nei prossimi anni. Tutti i reperti in esposizione provengono da ville d’ozio, così come venivano definite le lussuose costruzioni, dove i proprietari coltivavano i propri interessi culturali, curavano la formazione e la curiosità intellettuale.
ESPOSIZIONE – Gli spazi espositivi che ospitano i reperti delle ville sono quelli della bellissima Bosporan Room, opera di Leo von Klenze restaurata per l’occasione grazie all’aiuto della Fondazione RAS. I numeri della mostra: 7 ville di Stabiae Antica rappresentate, 95 affreschi, 5 stucchi dipinti, 19 bronzi, 3 oggetti di marmo bianco, 15 oggetti di ferro, 12 oggetti in vetro, 30 oggetti in terracotta e 2 oggetti in osso.
DEBUTTO RUSSO – «Con la mostra Otium Ludens – osserva Marco Di Lello, assessore campano al Turismo ed ai Beni Culturali – la Campania porta i suoi tesori d’arte in una delle più prestigiose istituzioni culturali nel mondo: l’Hermitage di San Pietroburgo. Per la prima volta le antichità vesuviane sono esposte in Russia, un grande paese ma anche uno dei mercati esteri strategici per l’economia turistica regionale».
Stabiae Antica, che a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., così come Pompei ed Ercolano, fu ricoperta da cenere e lapilli che hanno permesso un’ottima conservazione non solo delle costruzioni ma anche di molte decorazioni interne e suppellettili, dopo essere stata dimenticata per circa 200 anni, torna ora alla ribalta grazie anche allo sforzo organizzativo dell’Arch. Angela Vinci, Coordinatore Generale della mostra, che ne ha curato, inoltre, il progetto d’allestimento nella restaurata Bosporan Room insieme all’Arch. Salvatore Abbate.
Sito ufficiale della mostra: http://www.hermitagemuseum.org/ht … 4_1_178.html (in inglese)
Fonti: http://www.denaro.it/go/a/_articolo.qws?recID=293181 http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campa … ermitage.shtml http://www.sorrentoonline.eu/vis_news00.asp?id_news=159000