Oltre 100 reperti archeologici sequestrati in case, negozi e hotel

Sala da pranzo di un grande hotel di Sorrento: sotto i piedi, intarsiate nel pavimento, le tessere autentiche di un mosaico pompeiano; alle pareti, affreschi ritenuti della stessa epoca. Meraviglie dell’antichità ora sotto sequestro. Non è chiara, per ora, la provenienza, ma gli inquirenti fanno riferimento a scavi clandestini.

Tre persone denunciate per ricettazione, recuperate oltre cento reperti: è questo il bilancio, reso noto ieri, di una serie di operazioni condotte dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale del Comando dei Carabinieri di Napoli. Nell’elenco, una vera lezione di archeologia classica: un capitello corinzio, una ventina di crateri neri a figure rosse, anfore, esemplari di kilix e dolio, bassorilievi in marmo di epoca romana.

I controlli in abitazioni private e in alberghi di alta categoria hanno portato all’individuazione di materiale dal valore inestimabile – immesso nel mercato clandestino varrebbe diverse centinaia di migliaia di euro – che attende adesso la valutazione della Soprintendenza archeologica. La legge, ricordiamo, non consente a chi espone i reperti di mantenerli nel proprio patrimonio personale. Inoltre tutto ciò che viene ritrovato, anche fortuitamente, va dichiarato entro 24 ore.

Il capitello corinzio venne ritrovato, lo scorso 2 ottobre, in un negozio di Napoli. Mentre le anfore pregiate e il vasellame in ceramica apula ed italiota (tutto in perfetto stato di conservazione) furono scoperti nel Casertano, in alcune abitazioni. Nei giorni scorsi, invece, sono scattati i controlli in due alberghi a cinque stelle di Sorrento e sull’isola “li Galli”, a largo di Positano. Qui sono stati sequestrati pregiati frammenti di affreschi e pavimenti a mosaico ritenuti di epoca pompeiana, reperti in marmo di epoca romana, tra cui un’erma bifronte.

Fonte:
http://city.corriere.it/news … a&id=71954&id_testata=9


Ultima modifica 2007/11/15