Festival del Cinema Archeologico “Valle dei Templi”

Dal 24 al 28 luglio prossimi, anche per questo anno, in una tra le più suggestive cornici della Valle dei Templi, cinque notti dell’archeologia, organizzate dal Parco Valle dei Templi di Agrigento in collaborazione con la Rivista Archeologia Viva e la Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto, animeranno il Festival del Cinema Archeologico " Valle dei Templi". Lo sfondo dei Templi illuminati accompagnerà le proiezioni dei migliori film archeologici, italiani e stranieri, che riusciranno a coinvolgere un pubblico sempre entusiasta delle splendide, e non comuni, immagini tecnico scientifiche. Nella serata finale della manifestazione si procederà alla assegnazione del Premio Valle dei Templi al miglior film più gradito al pubblico e del Premio Città di Agrigento al film selezionato da una giuria di esperti. In nessun caso la scelta sarà semplice per la varietà e la ricchezza degli argomenti trattati nei documentari.
Grande attesa per “Venezia e la Galea perduta” di Marco Visalberghi, un film documentario della durata di 80 minuti che, nel suo insieme, passa dal ritrovamento di una Galea del XIV secolo ai margini di un antico isolotto (San Marco in Boccalama), sommerso oltre sei secoli fa dalle acque della laguna veneta, durante i lavori per la salvaguardia della città di Venezia, alla storia della potenza navale e mercantile della marina veneziana con particolare attenzione alle misteriose tecniche costruttive delle navi adibite alle battaglie e al trasporto di merci, di preziosi. Grazie alle tecniche dei proti, gli ingegneri dell’Arsenale della Repubblica di Venezia, si riusciva a varare cento galee in meno di 50 giorni, a bordo delle quali c’erano 200 rematori (uomini liberi e non schiavi). Il film- documentario è stato presentato, in prima mondiale, il 25 aprile 2006, giorno dedicato a San Marco, dalla Regione Veneta in collaborazione con Discovery Europe e il Teatro La Fenice di Venezia.
E" “il Segno sulla pietra, il Sahara sconosciuto degli Uomini senza nome”, splendido documentario sulle comunità sahariane preistoriche, di Lucio e Anna Rosa, il film vincitore per la giuria della seconda edizione del " Capitello d’Oro", festival internazionale del cinema archeologico conclusosi a Roma lo scorso 27 maggio. Le immagini , si legge nella motivazione, “acquistano movimento e parlano. Le storie si intrecciano, il passato più lontano dialoga col racconto della scoperta”. La storia del Sahara racconta di un alternarsi di fasi climatiche estreme: periodi di grande aridità, di grandi piogge e, dietro di esse, le vicende di uomini che ebbero la ventura di scegliere quella terra come loro dimora.
Ultima anticipazione: “la leggenda di Aratta” di Olivier Julien. Il film-documentario racconta che nel distretto di Jiroft , nel sud-est dell’Iran, sono venuti alla luce più di 80 siti, tracce di una civiltà di 5000 anni fa finora insospettata. Gli scienziati ritengono che si tratti del mitico regno di Aratta descritto nelle più antiche leggende sumere: una potente città-stato che avrebbe avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della religione sumera , così importante che la scrittura sarebbe stata inventata per creare scambi tra Uruk e Aratta.
Info: 0922.621611 (Parco Valle dei Templi)
Web: www.valledeitempli.net
Fonte:
http://valledeitempli.net/vallede … cnt=n_dett&cat=news&id=48