I nuovi spazi, dedicati a complessi funerari provenienti delle vaste necropoli dell’antico centro etrusco, accolgono materiali distribuiti in un arco cronologico che dall’età arcaica (VI sec. a. C.) giunge fino all’ellenismo (IV-II sec. a.C.) e offrono adeguata testimonianza delle diversificate esperienze maturate nell’ambito dell’architettura funeraria, come dimostrano in particolare le monumentali soluzioni della necropoli di Pian di Mola e quelle correlate ai sistemi decorativi fittili provenienti da Ara del Tufo. Con un allestimento temporaneo vengono presentate anche le recentissime scoperte del sepolcreto di Guadocinto che offrono vere e proprie novità, sottolineando ancora una volta il fondamentale apporto che gli scultori della scuola vulcente diedero allo sviluppo dell’architettura funeraria. Si delinea dunque un panorama culturale che, sviluppando le felici premesse già percepibili in età orientalizzante, assevera Tuscania, un tempo ritenuta un insediamento minore dell’Etruria interna, fra i centri di prima grandezza.
Ulteriormente si puntualizza la qualità dei complessi funerari ellenistici, appartenuti a famiglie di rango gentilizio, nell’ambito dei quali si segnalano le testimonianze provenienti dalla tomba dei Treptie che, rinvenuta nella necropoli di Pian di Mola, esibisce una straordinaria sequenza di sarcofagi in terracotta: riferibili a successive generazioni di inumati deposti nel sepolcro, questi sarcofagi documentano la parabola di una delle più caratteristiche produzioni del nostro centro.
Approfondimenti:
Museo Nazionale Tuscanese
http://www.terradituscia.com
Fonte:
http://www.beniculturali.it/