Campi scavo estivi 2008 dell’Università di L’Aquila

Diamo spazio ad una segnalazione giunta via e-mail dei prossimi scavi dell’Università dell’Aquila.

In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, il Parco regionale Sirente ““ Velino e il Comune di Rocca di Cambio

L’Archeoclub d’Italia – Sede di L’Aquila organizza nell’ambito dei Campi estivi 2008 il

**I CAMPO SCUOLA

ABBAZIA DI S. LUCIA

ROCCA DI CAMBIO (Aq)**

Luglio ““ settembre ““ ottobre 2008

Per la prossima estate sono in programma a Rocca di Cambio, in provincia dell’Aquila presso la chiesa di S. Lucia campi didattici e di ricerca organizzati dall”Università degli Studi dell’Aquila tramite la cattedra di Archeologia Medievale del Prof. Fabio Redi.

I campi, sono alla loro prima edizione e offrono l’occasione per avvicinarsi al mondo dell’archeologia e conoscere temi e argomenti scientifici e accademici, a stretto contatto con gli “addetti ai lavori”, in un ambiente di grande suggestione.

I campi avranno per oggetto la partecipazione ad un cantiere archeologico diviso in saggi di scavo stratigrafico ubicati nell’area adiacente la Chiesa di S.Lucia a Rocca di Cambio di cui si hanno notizie certe solo nel 1313, e fu tra i primi luoghi di culto edificati lungo la via romana Claudia Nova che collegava Alba Fucens con la romana Aveia (vicino all’attuale Fossa) passando sull’altopiano delle Rocche.
L’interessante monumento è detto antica Abbazia di Santa Lucia, anche se non ci sono nelle vicinanze tracce di edifici che possano far pensare ad un convento, e sorge sui resti di una piccola costruzione rettangolare che ne costituisce oggi la cripta.

LO SCAVO

Verranno trattati tutti gli argomenti inerenti l’archeologia stratigrafica affiancati dalla didattica sul campo: tramite lo scavo diretto di stratigrafie archeologiche, la compilazione delle schede US, la realizzazione di rilievo grafici e fotografici dello scavo tramite l’uso di strumenti di precisione, nonché pulitura, siglatura e classificazione dei reperti affiancandone lo studio diretto tramite, disegno e schedatura.

L’attività di scavo sarà affiancata da una serie di lezioni specifiche sulle attività della cattedra di Archeologia Medievale dell’Università dell’Aquila, nonché lezioni specifiche su stratigrafia, ceramologia e topografia del territorio.

Il fine settimana potrà essere dedicato a escursioni nelle località di interesse turistico del territorio aquilano nonché a visite sugli altri scavi archeologici in corso da parte dell’insegnamento di Archeologia medievale, come il Castello di Ocre, il Castello di S. Pio, il Castello di Tornimparte e la chiesa di S.Paolo di Barete.

La durata dello scavo è prevista dal 1 luglio al 2 agosto e dal 1 settembre al 31 ottobre2008.
La quota è di € 200 a turno di due settimane.
Le quote dei campi comprendono vitto, alloggio, attrezzi e materiali didattici, assicurazione.
E” richiesta l’iscrizione all’Archeoclub d’Italia o ad altra associazione archeologica.
Al termine di ciascun Campo sarà rilasciato un attestato di frequenza dell’Università dell’Aquila.

Portare lenzuola e federe (o sacco a pelo), e munirsi di un abbigliamento da scavo (comprese calzature antinfortunistica) adatto alle condizioni climatiche (chiedere informazioni ai numeri telefonici di riferimento).
E” necessaria una copertura antitetanica.

Per l’iscrizione e le modalità di trasferimento sui singoli scavi contattare i numeri telefonici o gli indirizzi di posta elettronica sotto indicati.

Dott. Ssa Martina Pantaleo
3498057191
[email protected]
> > INFORMAZIONI SULL’ABBAZIA DI SANTA LUCIA > > La prima data certa in cui l’abbazia di Santa Lucia è citata è il 1313, però già in una bolla papale del 1178 era stata nominata “Rocca di Cambio con le sue chiese”. Probabilmente la prima costruzione risale al secolo XI, epoca di grande fioritura monastica. La facciata della chiesa si presenta sobria con un portale del XV secolo e una piccola finestrella a forma di ruota del periodo medievale. Il campanile a vela è stato aggiunto nel settecento. L’interno è suddiviso in tre navate, con un ampio presbiterio senza absidi. Da una piccola scala situata nella navata centrale si scende nella cripta, che conserva tracce di affreschi databili tra la fine del XIV secolo e l’inizio del XV. Lungo le pareti del presbiterio vengono custoditi pregevoli affreschi trecenteschi. La parete nord è divisa in tre fasce. Inferiormente è rappresentato Cristo con gli Apostoli nell’ultima cena. Come a Bominaco e a Fossa, Cristo è all’estrema sinistra della mensa, ma qui è nell’atto di benedire, mentre negli affreschi di Bominaco e Fossa è nell’atto di distribuire il pane. Nelle due fasce superiori sono rappresentate, in dieci riquadri, quattro a sinistra e sei a destra di una finestrella, “La Passione” e “La Resurrezione’del Redentore”. Domina la composizione in alto, dentro una mandorla, il Cristo tra gli Angeli. > > INFORMAZIONI GENERALI SUL TERRITORIO > > Rocca di Cambio è un piccolo centro montano in provincia dell’Aquila nel cuore dell’Abruzzo. Con i suoi 1434 metri è il comune più alto di tutto l’Appennino. > > Il paese è situato a Nord dell’Altipiano Sirente – Velino in una incantevole vallata, caratterizzata da un aspro paesaggio, dall’aria purissima,con acque cristalline, il verde cupo dei boschi e quello brillante dei prati.
> Ma non solo. Ci sono estese faggete e querce secolari cespugli di ribes, uva spina ,more, nocciolo,lamponi e rosa canina. > > Una citazione a parte meritano i narcisi, splendidi fiori che tra maggio e giugno invadono l’altipiano e che sono i protagonisti di una sagra popolare nel vicino paese di Rocca di Mezzo. La fauna della zona è estremamente ricca con l’aquila reale , il lupo appenninico e l’orso marsicano; senza contare cinghiali, volpi, ghiri, faine donnole e scoiattoli neri. Questo è l’altipiano delle rocche. Un territorio che merita di essere conosciuto per gli usi, i costumi le tradizioni e l’inconfondibile sapore della sua cucina. > > Oggi Rocca di Cambio è un affermato centro di turismo e sport invernali grazie anche alla stazione sciistica di Campo Felice ed è compreso all’interno del territorio del parco regionale Sirente-Velino.
> Quest’ultimo comprende una area vasta con una media di alte quote dei rilievi superiore ai 2000 metri e la presenza dell’altipiano carsico delle Rocche il secondo dei grandi altipiani carsici dell’Appennino in ordine di grandezza dopo Campo Imperatore. Una zona ricca quindi di nevai, inghiottitoi, pareti rocciose, gole e fitte faggete. A tal proposito, come non menzionare le grotte di Stiffe, uno dei fenomeni carsici più famosi dell’Italia centrale. Oltre alle ricchezze della flora e della fauna all’interno del territorio del parco e nelle zone limitrofe vi è un patrimonio storico culturale di notevole valore. > > C"è la chiesa di S. Maria in valle Porclaneta nei pressi di Rosciolo, ai piedi della punte gemelle del Velino con uno dei più bei pulpiti in pietra di tutta l’arte romanica.
> Vicinissimo ad Avezzano i resti ben conservati dell’antica Alba Fucens, posto sulla via consolare Tiburtina Valeria al crocevia che collegava i Marsi con i Vestini attraverso l’altipiano delle rocche.
> Come non ricordare la Piana Del Fucino, un antico lago che già i romani tentarono di bonificare con ancora evidenti i condotti di deflusso e lo splendido Castello Di Celano di XIV secolo.
> Le torri di Aielli, Collarmele e S. Iona che servivano a controllare i percorsi che portavano a Celano da dove partiva il regio tratturo Celano-Foggia.
> Ma anche lo stesso Altipiano Delle Rocche merita di essere visitato.
> Tra gli altri paesi, Rovere, con il suo borgo medievale fortificato e Rocca Di Cambio con la chiesa romanica di S Lucia che presenta al suo interno un interessantissimo ciclo di affreschi.
> Poco più a nord i suggestivi resti del borgo fortificato di Ocre oggetto di studi da parte dell’Università Degli Studi dell’Aquila negli ultimi anni.
> Ma ci sono anche le pagliare di Tione Fontecchio e Fagnano, oggi disabitate ma un tempo importantissimi per la transumanza che legava l’altipiano delle Rocche alla valle dell’Aterno.
> Quest’ultima con i centri di Fontecchio Tione degli abruzzi, Gagliano Aterno, Castelvecchio Subequo, Acciano, Beffi, e molti altri paesi che vale la pena visitare.
> Ma l’altipiano delle rocche è vicinissimo al capoluogo di provincia, L’Aquila e a moltissimi altri centri di notevole interesse./[email protected]


Ultima modifica 2008/06/01