Regione Lazio: delibera sulle liberalizzazioni alla professione di guida turistica

La Confederazione Italiana Archeologi ha seguito con grande attenzione il decreto Bersani sulle liberalizzazioni fin dall’inizio del suo iter legislativo, dapprima chiedendo con una lettera al ministro Bersani di includere la professione di guida turistica nel pacchetto di liberalizzazioni che si apprestava a presentare in consiglio dei ministri; in seguito, durante il lungo iter parlamentare, segnalando ai cittadini e alla stampa i numerosi emendamenti che hanno rischiato di stravolgerne lo spirito; infine, facendo pressione sugli enti locali perchè adeguassero tempestivamente le proprie normative allo spirito e ai principi della legge.

A pochi giorni dalla comunicazione nella quale esprimevamo tutte le nostre perplessità e le nostre critiche sulle modalità con cui la provincia di Roma stava gestendo l’applicazione e il recepimento della legge Bersani, siamo lieti di informarvi che una recente delibera della Regione Lazio promossa dal neoassessore allo sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo, Claudio Mancini, ha fatto finalmente chiarezza sulle modalità con cui le province laziali dovranno applicare la legge Bersani. E lo fa nel rispetto dei principi di modernità, concorrenza e professionalità che la legge promuove. Secondo quanto stabilito dalla delibera, infatti, per concedere l’abilitazione ai laureati in Archeologia o in Storia dell’arte, le province potranno svolgere le previste verifiche sulla conoscenza del territorio di riferimento attraverso una commissione che si riunirà ogni sei mesi e che valuterà il curriculum professionale dei candidati, mentre le competenze linguistiche saranno valutate attraverso un elaborato scritto redatto nella lingua straniera prescelta. Con la valutazione su base curricolare per laureati in Archeologia e in Storia dell’arte, vengono finalmente riconosciuti il titolo di studio e il curriculum professionale degli archeologi e degli storici dell’arte, e viene accolto il principio che abbiamo tante volte rivendicato secondo cui la conoscenza specifica del territorio è l’essenza stessa della nostra professione e della laurea che abbiamo conseguito in anni di studio, e che tali competenze sono verificate più accuratamente da decine di esami universitari che da un test a risposta multipla.

La delibera regionale, inoltre, dà tempi rapidi e certi per il rilascio delle abilitazioni: la commissione permanente effettuerà le verifiche a cadenza semestrale entro maggio e novembre di ogni anno. Se nelle date stabilite la Provincia non avrà espletato le procedure, la Regione ricorrerà ai poteri sostitutivi. Siamo certi che che questo provvedimento, primo in Italia, potrà costituire un importante precedente per la piena e coerente applicazione della legge Bersani anche da parte delle altre regioni d’Italia. A questo obiettivo lavoreremo nelle prossime settimane attraverso le nostre sedi regionali, mentre continueremo a tenervi informati su ogni aspetto della questione.

Fonte:

http://www.archeologi-italiani.it/


Ultima modifica 2007/10/05